di Redazione
Attenzione: prima di procedere con la lettura del seguente articolo, è importante avvertire il lettore della natura estremamente impressionante e sconvolgente del suo contenuto, che potrebbe urtare la sensibilità di alcuni lettori.
Un rapporto ufficiale appena pubblicato, composto da circa quaranta pagine dettagliate, getta luce sulla portata e la brutalità degli atti di violenza sessuale perpetrati dai terroristi di Hamas il 7 ottobre.
Secondo quanto riportato da Ynetnews, «molti episodi di stupro sono avvenuti collettivamente, con la collaborazione dei terroristi coinvolti. In alcuni casi, gli stupri sono stati perpetrati di fronte a un pubblico, composto da partner, familiari o amici, al fine di aumentare il dolore e l’umiliazione per tutti i presenti».
Il rapporto dimostra chiaramente che non si tratta di un «malfunzionamento» o di un incidente isolato – come si legge sul sito del Governo israeliano, bensì di una chiara strategia operativa che comporta abusi sessuali sistematici e mirati. Il rapporto si concentra sulla violenza sessuale e di genere durante il massacro del 7 ottobre 2023 e sulla guerra che ne seguì, fungendo da base testimoniale primaria per indicare i crimini sessuali diffusi.
Il rapporto, intitolato Silent Cry – Crimini Sessuali nella Guerra del 7 Ottobre, redatto dall’Associazione dei Centri di Crisi per lo Stupro in Israele (ARCCI), contiene descrizioni grafiche di abusi sessuali, torture e omicidi, che colpiscono profondamente il lettore.
Orit Sulitzeanu, amministratore delegato dell’ARCCI, ha dichiarato: «Il rapporto, presentato agli alti funzionari delle Nazioni Unite, non lascia spazio alla negazione o al disprezzo. L’organizzazione terroristica Hamas ha scelto di danneggiare strategicamente Israele in due modi chiari – rapimento di cittadini e commissione di crimini sessuali sadici. Il silenzio non è più un’opzione. Ci aspettiamo che le organizzazioni internazionali prendano una posizione chiara; non possiamo restare in disparte. Il silenzio sarà ricordato come una macchia storica su coloro che hanno scelto di rimanere in silenzio e negare i crimini sessuali commessi da Hamas».
Il rapporto analizza numerose informazioni riservate e pubbliche, tra cui testimonianze, interviste con i primi soccorritori ufficiali e non ufficiali, informazioni autorizzate alla pubblicazione in vari media e informazioni dirette ricevute dall’ARCCI. Dopo aver raccolto le informazioni, è stato intrapreso un processo di catalogazione e analisi per mappare le aree e i modelli dei crimini sessuali. Il rapporto non fornisce informazioni quantitative a causa della natura degli eventi, la maggior parte dei quali ha provocato la morte delle vittime, rendendo la loro portata sconosciuta e forse inconoscibile.
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Di seguito riportiamo l’introduzione del rapporto, che può essere letto integralmente in calce all’articolo.
L’attacco di Hamas del 7 ottobre ha incluso brutali aggressioni sessuali, compiute in modo sistematico e deliberato verso civili israeliani. Numerose testimonianze e informazioni divulgate e classificate presentano un quadro chiaro di identici schemi di azione ripetuti in ciascuna delle zone di attacco – il Festival Nova, le case private nei kibbutz dell’enclave di Gaza e le basi dell’IDF. Con il rapimento di 254 individui nelle aree della Striscia di Gaza, le aggressioni sessuali sono continuate a verificarsi anche in questa arena. Pertanto, c’è una forte probabilità che le donne e gli uomini rapiti in cattività da Hamas siano ancora a rischio di abusi sessuali in qualsiasi momento.
L’attacco di Hamas includeva atti violenti di stupro, accompagnati da minacce con armi e, in alcuni casi, mirati a donne ferite. Molti degli stupri sono stati compiuti in gruppo, con la partecipazione di terroristi violenti. Spesso, lo stupro è stato perpetrato di fronte a un pubblico – partner, familiari o amici – in modo inteso ad aumentare il dolore e l’umiliazione di tutti presenti.
I terroristi di Hamas hanno cacciato giovani donne e uomini che fuggivano dal Festival Nova e, secondo testimonianze, li hanno trascinati per i capelli in mezzo alle urla. Le azioni hanno preso di mira donne, ragazze e uomini. Nella maggior parte dei casi, le vittime sono state uccise dopo o addirittura durante lo stupro. Una serie di testimonianze, interviste e fonti aggiuntive attestano che i terroristi di Hamas hanno utilizzato pratiche sadiche volte ad intensificare il grado di umiliazione e terrore insito nella violenza sessuale.
Molti dei corpi delle vittime di reati sessuali sono stati trovati legati e incatenati. I genitali sia delle donne che degli uomini sono stati brutalmente mutilati e talvolta armi sono state inserite al loro interno. I terroristi non si sono fermati agli spari; hanno anche tagliato e mutilato organi sessuali e altre parti del corpo con coltelli. Questo rapporto è il risultato di un esame iniziale di tutte le informazioni pubbliche e classificate, interviste e testimonianze che possono essere rivelate in questo momento, le quali probabilmente aumenteranno col tempo. Il rapporto dimostra chiaramente che gli abusi sessuali non erano un incidente isolato o casi sporadici, ma piuttosto una chiara strategia operativa. Coloro che scelgono di rimanere in silenzio, di silenziare gli altri o di negare i crimini sessuali commessi da Hamas saranno ricordati di conseguenza.
L’Associazione dei Centri di Crisi sullo Stupro in Israele è stata fondata nel 1990 come organizzazione ombrello, che riunisce nove centri di crisi sullo stupro in tutto il Paese, rispondendo a circa 50.000 chiamate ogni anno. L’organizzazione opera come un’agenzia per il cambiamento sociale, integrando e facendo affidamento sul lavoro individuale svolto nei centri. L’ARCCI lavora per promuovere diritti e servizi per le vittime di abusi sessuali, adottare misure preventive e ridurre la prevalenza del fenomeno in Israele. I vari servizi forniti dai centri di crisi stupro e dall’ARCCI sono il risultato di oltre tre decenni di esperienza, creando una base di conoscenze professionali riguardo alle caratteristiche e alle implicazioni della violenza sessuale sulle sopravvissute e sulla società nel suo complesso.
File da scaricare
Rapporto ARCCI integrale sui crimini sessuali di Hamas
Tipo di file: pdfDimensione: 603,64 Kb
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(Nella foto Shani Louk, la ragazza tedesco-israeliana rapita mentre partecipava al SuperNova Festival, torturata e uccisa a Gaza)