“Giornalisti/terroristi”: l’IDF identifica 6 giornalisti di Al Jazeera come membri di Hamas

Israele

 di Pietro Baragiola

Mercoledì 23 ottobre l’IDF ha reso di pubblico dominio diversi documenti riservati, scoperti a Gaza, che identificherebbero sei giornalisti di Al Jazeera come membri dei gruppi terroristici di Hamas e della Jihad islamica.

I sei giornalisti identificati sono Anas Jamal Mahmoud al-Sharif, Hossam Basel Abdul Karim Shabat, Ismail Farid Muhammad Abu Omar e Talal al-Arrouqi, Ashraf al-Saraj e Alaa Abdul Aziz Muhammad Salameh.

“La maggior parte dei giornalisti che abbiamo smascherato come operatori dell’ala militare terrorista dirigono la propaganda per Hamas ad Al Jazeera, specialmente nel nord di Gaza, mettendo dunque in discussione la credibilità e imparzialità della rete mediatica qatariota” ha affermato l’IDF sul proprio account X. “I documenti includono liste del personale, schede di formazione per terroristi, elenchi telefonici e file relativi al loro stipendio”.

Secondo queste documentazioni, i giornalisti incriminati avrebbero ricoperto diversi ruoli nelle organizzazioni terroriste, tra cui: cecchino, soldato di fanteria, combattente, coordinatore dell’allestimento e, persino, ‘addetto alla propaganda’.

Circa un terzo dei reporter uccisi durante la guerra a Gaza erano impiegati da media affiliati ad Hamas come Al-Aqsa Voice Radio, Al-Quds Al-Youm, Al-Aqsa Television e Quds News, secondo quanto riportato da Jewish Insider.

Il mese scorso, l’IDF ha condotto un raid negli uffici di Al Jazeera nella città di Ramallah, in Cisgiordania. Le forze militari israeliane hanno accusato il media qatariota di utilizzare la struttura “per incitare il terrore” e ne ha ordinato la chiusura per 45 giorni.

Al Jazeera ha dichiarato queste accuse ‘infondate’ e ha denunciato l’IDF per ‘presunta repressione della libertà di stampa’.

 

I giornalisti di Hamas

“L’aggressione israeliana non fermerà gli sforzi giornalistici nella Striscia di Gaza” ha affermato il network Al Jazeera English dopo che uno dei suoi giornalisti, Abu Omar, ha perso una gamba durante un’operazione condotta dall’IDF lo scorso febbraio.

Tuttavia, nelle settimane seguenti sono emerse diverse testimonianze che hanno dimostrato che il reporter di Al Jazeera aveva contribuito a facilitare l’incursione di Hamas del 7 ottobre e aveva servito come vice comandante nel Battaglione orientale terrorista di Khan Yunis.

Ulteriori indagini hanno dimostrato che sempre più giornalisti di Al Jazeera sono entrati in combutta con l’organizzazione di Hamas, compresi i reporter Ismail al-Ghoul e Mohamed Washah.

Ciononostante, il network qatariota ha continuato a negare queste accuse, dichiarando di essere stato preso di mira dall’IDF per ragioni politiche.

“Consideriamo queste accuse inventate come un palese tentativo di mettere a tacere i pochi giornalisti rimasti nella regione, oscurando così al pubblico di tutto il mondo la dura realtà della guerra combattuta da Israele” ha affermato Al Jazeera in un comunicato.

Le nuove documentazioni però sembrerebbero dimostrare, senza ombra di dubbio, il legame tra alcuni giornalisti del network con l’organizzazione terrorista.

I file scoperti

Secondo gli ufficiali dell’IDF, i documenti rinvenuti a Gaza, alcuni dei quali risalgono al 2022, contengono istruzioni dettagliate che Hamas avrebbe fornito ad Al Jazeera sulle seguenti tematiche: il divieto di criticare direttamente Hamas o di usare il termine ‘massacro’ nei servizi sul 7 ottobre; il consiglio di ridurre al minimo il numero di immagini trasmesse sugli omicidi condotti dall’organizzazione terrorista; le direttive su come instaurare, in caso di emergenza, una linea telefonica sicura tra Hamas e Al Jazeera per comunicazioni classificate.

“Consigliamo di contattare la leadership della Jihad islamica per conoscere in maniera approfondita le linee guida dell’organizzazione” avrebbe scritto Hamas in una comunicazione inviata ad Al Jazeera.

In queste direttive ci sarebbero anche istruzioni per il giornalista Tamer Almisshal riguardo alla copertura mediatica da lui data in occasione dell’operazione Breaking Dawn. Secondo quanto riportato nel file, Almisshal avrebbe dovuto ‘sostenere la resistenza a Gaza ed impedire qualsiasi critica riguardo alle capacità missilistiche della Jihad islamica, alla luce dell’elevato numero di lanci falliti’.

“I documenti rivelano come Hamas abbia pilotato la copertura mediatica di Al Jazeera al fine di servire i propri interessi, impedendo al pubblico di tutto il mondo di scoprire la verità sui suoi crimini contro i civili nella Striscia” ha dichiarato l’IDF nel suo comunicato di mercoledì.

“Sarà Al Jazeera ad agire qualora nelle affermazioni contro i suoi giornalisti ci sia del vero” ha risposto al pubblico il primo ministro degli Affari esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani.

Israele non è l’unico ad aver criticato la parzialità dei giornalisti di Al Jazeera.

In passato l’emittente qatariota è entrata nell’occhio del ciclone mediatico per aver mandato in onda diversi video del defunto capo di Al-Qaeda, Osama bin Laden, dopo l’attacco dell’11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti.