di Anna Balestrieri
Israele ha confermato di aver ricevuto da Hamas la lista dei tre ostaggi che saranno rilasciati domani, 1° febbraio 2025. Si tratta di Ofer Calderon, Keith Siegel e Yarden Bibas, rapiti durante l’attacco del 7 ottobre 2023.
Keith Siegel, 65 anni, cittadino statunitense originario della Carolina del Nord, è stato sequestrato insieme alla moglie Aviva dal kibbutz Kfar Aza. Aviva è stata rilasciata lo scorso novembre.
Ofer Calderon, 54 anni, è stato rapito con i figli Erez e Sahar dal kibbutz Nir Oz. I due bambini sono stati liberati durante l’ultima tregua.
Yarden Bibas, 35 anni, è stato sequestrato separatamente dalla moglie Shiri e dai figli Ariel e Kfir, anch’essi presi in ostaggio da Hamas. Il gruppo terrorista ha dichiarato che Shiri e i bambini sarebbero morti in prigionia, una notizia mai ufficialmente confermata da Israele, che tuttavia ha espresso “grave preoccupazione” per il loro destino. Durante il rapimento, Yarden è rimasto ferito.
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Disordini nelle procedure di rilascio degli ostaggi
Il rilascio di ostaggi israeliani da parte di Hamas è stato accompagnato da scene di caos e tensione, con folle inferocite che hanno circondato i prigionieri mentre venivano consegnati alla Croce Rossa a Khan Younis. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato duramente l’accaduto, definendolo una prova della brutalità di Hamas e ritardando il rilascio di 110 prigionieri palestinesi in segno di protesta. Dopo intense trattative con i mediatori, Israele ha ricevuto garanzie sulla sicurezza dei futuri trasferimenti, e la liberazione dei detenuti è ripresa nel tardo pomeriggio. Autorità israeliane, tra cui il presidente Isaac Herzog, hanno sottolineato l’inaccettabilità delle condizioni in cui è avvenuta la consegna, chiedendo che le prossime operazioni si svolgano in modo sicuro e dignitoso.
Proteste a Tel Aviv per la liberazione di tutti gli ostaggi
Mentre continua il rilascio di ostaggi nell’ambito dell’accordo di tregua con Hamas, un gruppo di attivisti ha manifestato oggi davanti all’ambasciata statunitense a Tel Aviv, chiedendo la liberazione di tutti gli ostaggi ancora trattenuti a Gaza. Sono 79 i prigionieri israeliani ancora in mano a Hamas, di cui almeno 34 dichiarati morti dall’IDF.
I manifestanti, organizzati dal gruppo Mishmeret 101, hanno inscenato una protesta silenziosa, vestendo di bianco e disponendo sedie gialle per rappresentare gli ostaggi ancora trattenuti. L’iniziativa richiama le tecniche di protesta non violenta di Mahatma Gandhi.
La speranza delle famiglie
Il rilascio di Calderon, Siegel e Bibas rappresenta un ulteriore passo nel difficile processo di negoziazione tra Israele e Hamas. Tuttavia, le famiglie delle persone ancora detenute continuano a chiedere un impegno maggiore da parte del governo per riportare a casa tutti gli ostaggi, tra cui donne, bambini e anziani, molti dei quali in condizioni di salute precarie.
Nel frattempo, Israele prosegue le trattative per ampliare l’accordo di tregua e garantire il ritorno dei prigionieri, mentre il conflitto nella regione resta drammaticamente aperto.