di Paolo Castellano
Sono ripresi gli attacchi da Gaza alle zone limitrofe, nel sud di Israele. Intorno alle 11 della mattina del 29 maggio Hamas e il Movimento per lo jihad islamico palestinese hanno sferrato un intenso attacco terroristico da Gaza su Israele con missili e colpi di mortaio. Come si evince dai video postati su Twitter, le sirene israeliane sono state attivate nei territori di Eshkol e Sha’ar Hanegev: regioni vicinissime al confine con la Striscia di Gaza. La maggior parte degli ordigni è stata intercettata dal sistema missilistico di protezione Irone Dome. Alcuni missili però hanno bucato il sistema difensivo dell’IDF: un razzo è caduto in prossimità di un asilo israeliano, ma non ha ferito alcun civile, riporta il Jerusalem Post. Gli esponenti dell’esercito israeliano dicono che l’offensiva palestinese sia l’attacco più consistente e violento dal 2014, quando si verificò l’Operazione Margine di Protezione. Ancora incerta la conta dei razzi sparati: l’IDF parla di 40 ordigni, mentre Hamas – ammettendo la responsabilità dell’azione terroristica – ha dichiarato di aver lanciato più di 100 missili.
Netanyahu: “Reagiremo con forza”
Immediata la risposta del primo ministro israeliano. Benjamin Netanyahu ha infatti dichiarato che l’esercito israeliano (IDF) risponderà con forza all’ultimo attacco palestinese. «Israele considera con severità il recente attacco alle sue città da parte di Hamas e del Movimento per lo jihad islamico. L’IDF reagirà con grande forza e Israele esigerà un salato prezzo da chiunque tenterà di danneggiarlo», ha specificato il premier israeliano durante la nona edizione della Galilee Conference.
Ronen Manelis, portavoce dell’IDF, ha dichiarato che l’esercito intensificherà gli attacchi sugli obiettivi terroristici presenti a Gaza (tunnel, depositi armi, campi di addestramento). «Non permetteremo che altri razzi vengano lanciati da Gaza verso Israele. Non consentiremo la continuazione dell’offensiva palestinese, siamo preparati per qualsiasi scenario», ha specificato il portavoce IDF. Manelis ha poi aggiunto che Hamas ha organizzato un vero e proprio attacco terroristico. Infine l’esercito israeliano afferma che alcuni ordigni sarebbero di fabbricazione iraniana.
La risposta di Israele non si è fatta attendere. L’aeronautica israeliana ha colpito un impianto di droni di Hamas, un impianto di produzione di razzi, un deposito di armi avanzato, complessi militari, campi di addestramento e fabbriche di armi.
Per ora il bilancio dell’offensiva terroristica non registra nessuna vittima ma comunque i media israeliani affermano che negli attacchi sono rimasti feriti 5 israeliani, 3 militari e due civili.
(Photo Credits: Israel Police Spokesperson)
I commenti sono chiusi.