Hamas diffonde il video della giovane Noa, che annuncia l’uccisione di due ostaggi

Israele

di Michael Soncin
Lunedì 15 gennaio è stato diffuso da Hamas un video in cui si vede la giovane Noa Argamani, 26 anni, – ancora in ostaggio dal gruppo terroristico palestinese –  annunciare sotto costrizione la morte di due dei suoi compagni prigionieri a Gaza Itay Svirsky di anni 38 e Yossi Sharabi, di anni 53. I tre erano comparsi il giorno prima in un video diffuso da Hamas, che si concludeva in cui, in modo cinico e orribile, con la frase: “Il loro destino sarà svelato domani (oggi 15 gennaio, ndr). Il vostro governo sta mentendo”. E sempre il 15 le brigate Ezzedin al Qassam, il braccio militare di Hamas, hanno pubblicato lunedì su Telegram un nuovo video dei tre ostaggi israeliani già mostrati domenica. In un montaggio macabro i volti di Noa Argamani, Yossi Sharabi e Itay Svirsky, si muovono come nei giochi delle slot machine e sono accompagnati da una scritta che recita: “Cosa pensate? Tutti uccisi? Qualcuno ucciso, qualcuno ferito? Ancora vivi?”. Poi il messaggio finale del gruppo estremista palestinese che governa Gaza, autore dei rapimenti del 7 ottobre: “Stanotte vi informeremo del loro destino”.

La ventiseienne Noa è ormai conosciuta da tutti per l’agghiacciante ripresa che era stata diffusa del suo rapimento al festival musicale Supernova ad ottobre. Nel nuovo video appena diffuso, la ragazza israeliana ha affermato che  sono morti. Entrambi erano stati rapiti lo stesso giorno da Hamas.

 

«Ero in un edificio che è stato bombardato da un attacco aereo dell’IDF (Forze di Difesa Israeliane), un aereo da caccia F16. Siamo stati colpiti da tre razzi: due sono esplosi ed uno no. Eravamo nell’edificio con i soldati di Al Qassam (Hamas) e i tre ostaggi: io, Itay e Yossi». Algemeiner sottolinea che si nota Noa, nel video diffuso dal gruppo terrorista islamico, in evidente difficolta, come se stesse leggendo un copione.

Ormai è più che conosciuta la guerra psicologica diffusa da Hamas. La ragazza, dopo avere detto che in seguito ai missili erano stati tutti coperti dalle macerie dell’edificio, ha poi aggiunto: «I soldati di Al Qassam hanno salvato la mia vita e quella di Itay, ha detto. Purtroppo, non siamo riusciti a salvare quello di Yossi».

«Dopo giorni, Itay e io siamo stati trasferiti in un altro posto. Mentre venivamo trasportati, Itay è stato colpito da un attacco aereo dell’IDF. Non è sopravvissuto. Sono morti a causa dei nostri stessi attacchi aerei dell’IDF. Fermate questa follia e riportateci a causa dalle nostre famiglie, mentre siamo ancora vivi».

Il capo militare di Israele contesta Hamas

Svirsky non sarebbe stato ucciso dai missili israeliani. A smentire quanto diffuso dalla propaganda di Hamas è stato Daniel Hagari, portavoce dell’IDF.

«Itay non è stato ucciso dalle nostre forze. Questa è una bugia di Hamas. L’edificio in cui erano trattenuti non era un obiettivo e non è stato attaccato dalle nostre forze. Non attacchiamo un luogo se sappiamo che all’interno potrebbero esserci degli ostaggi».

Quando il 7 ottobre 2023 è stato rapito Svirsky nel Kibbutz Be’eri, i terroristi hanno ucciso anche la madre Orit, 70 anni, mentre si trovava con lui nella stanza di sicurezza. Anche Rafi, 71 anni è stato assassinato assieme ai suoi tre golden retriever. Ad essere rilasciato è stato il figlio di Sharabi, Oren, di anni 13, nel corso di uno scambio tra ostaggi e prigionieri.