I soldati continuano a morire in Gaza: dall’inizio della guerra sono più di 800 le vite spezzate

Israele

di Ludovica Iacovacci
Proseguono le operazioni antiterrorismo nella Striscia di Gaza. Martedì 17 dicembre nell’area di Jabaliya, come parte dell’operazione della 162a divisione contro le infrastrutture terroristiche e gli agenti nell’area, la Brigata Givati ha individuato un pozzo sotterraneo in cui una cellula terroristica si era barricata all’interno. I terroristi sono stati eliminati ma durante l’operazione tre soldati della 460a Brigata Combat Team, MAJ (res.) Netanel Hershkovitz, MSG (res.), Tzvi Matityahu Marantz e MSG (res.) Ori Moshe Borenstein, sono caduti in combattimento. Il pozzo del tunnel, lungo circa mezzo chilometro e profondo decine di metri, comprendeva alloggi e passaggi. Il percorso del tunnel e tutti i reperti sono stati distrutti dai combattenti dell’unità.

Anche nella giornata di lunedì 16 si sono registrate perdite di soldati. Alexander Anosov, sergente 26enne di prima classe, e Moshiko Maxim Rozenwald, maggiore di 35 anni, entrambi appartenenti alla Brigata Nahal, sono morti a seguito di un crollo di un edificio. L’incidente si è verificato quando una forza di riserva del Battaglione di Ingegneria 7107 che operava sotto la Brigata Nahal è entrata in una struttura instabile e l’edificio è crollato. Tzahal non ha identificato il coinvolgimento di terroristi, sabotaggi o esplosivi e si stima che la struttura sia crollata a causa dei danni subiti durante gli attacchi precedenti e l’ingresso delle truppe.

In terra o in cielo, i soldati israeliani sembrano non avere pace a causa di chi muove guerra da fuori e da dentro Israele. Il ricordo del soldato Reouven Chicheportiche, ucciso durante il massacro del 7 ottobre, è stato deturpato dagli arabi. Venerdì scorso, per la seconda volta nella stessa settimana, l’osservatorio allestito vicino alla città di Adoraim sul Monte Hebron in memoria del combattente israeliano è stato distrutto da alcuni rivoltosi. Chicheportiche era un residente di Shlomit ed è caduto in battaglia il 7 ottobre mentre lavorava per difendere la vicina città di Pri San dai terroristi di Hamas che hanno sfondato la recinzione di confine. Dall’osservatorio in suo ricordo, le bandiere israeliane sono state strappate e gli arabi hanno anche distrutto il proiettore che illuminava il sito. Infine, hanno rimosso l’insegna commemorativa. L’osservatorio era stato allestito dal cugino di Chicheportiche, che vive ad Adoraim. “Eventi come questi dimostrano solo quanto sia strategicamente importante questa posizione. Continueremo a crescere, sviluppare ed espanderci”, ha detto la leadership della città.

Istituite le nuove brigate di riserva “David” per proteggere i confini

A proposito di sicurezza, è notizia di martedì che il capo di stato maggiore, LTG Herzi Halevi, ha deciso di istituire cinque nuove brigate di riserva, note come “Brigate David”. Si chiamano Negev (“Negba”), Shephelah (“Yonatan”), Valleys (“Yizraeli”), Jerusalem (“Ari”) e Galilee-Golan. Il loro compito sarà quello di svolgere missioni difensive lungo i vari confini, a seconda delle esigenze operative. Le brigate saranno composte da soldati di riserva, principalmente volontari di età compresa tra 38 e 58 anni, che portano con sé una significativa esperienza, professionalità e conoscenze accumulate durante il loro servizio militare e la vita civile. Il fondatore delle brigate, MG (res.) Moti Baruch, ha detto: “Comprendiamo tutti che la realtà della sicurezza è cambiata e dobbiamo adattarci di conseguenza”.

Al momento, i soldati caduti in battaglia o in servizio da quando Hamas ha attaccato Israele durante le prime ore del mattino del 7 ottobre 2023 sono 818, molti dei quali sotto i 35 anni. Di questi, 301 sono caduti durante il massacro di Hamas il 7 ottobre. I morti tra gli agenti ISA e quelli di polizia sono 76.