di Ilaria Ester Ramazzotti
A causa dell’epidemia da Covid 19, da un anno e mezzo i confini israeliani sono chiusi ai cittadini stranieri, salvo rare eccezioni. Oggi, il ministero del Turismo di Israele starebbe predisponendo a un piano, attualmente all’esame del ministero della Salute, che permetterà ai turisti vaccinati di entrare nel Paese a partire dal prossimo mese di novembre. Lo ha dichiarato il Jerusalem Post lo scorso 4 ottobre.
L’obiettivo del piano, tuttora in fase di studio, sarebbe quello di consentire l’ingresso in Israele ai cittadini stranieri vaccinati con un vaccino riconosciuto dal ministero della Salute israeliano e in possesso di un regolare green pass rilasciato all’estero.
Lo scorso mese Israele ha infatti siglato un accordo di adesione al programma di certificazione digitale sul COVID dell’Unione europea, che stabilisce il reciproco riconoscimento della relativa documentazione sanitaria. Per essere considerati vaccinati, i turisti stranieri dovranno soddisfare gli stessi requisiti degli israeliani, cioè aver ricevuto la seconda dose nei sei mesi precedenti. L’entrata in vigore dell’accordo è prevista per ottobre. La riapertura di novembre dovrebbe inoltre essere favorita, oltre che dal riconoscimento dei green pass stranieri, anche dalla disponibilità presso l’aeroporto Ben-Gurion di Tel Aviv di test sierologici rapidi da sottoporre ai turisti.
Un piano per riaprire i confini era già stato presentato ad aprile, quando i dati sul coronavirus diventavano sempre più incoraggianti, cosicché a fine maggio sono sbarcati in Israele i primi gruppi di turisti vaccinati. I singoli viaggiatori avrebbero invece dovuto aspettare il primo luglio. A causa della ripresa dell’epidemia, la data era stata posticipata al primo agosto, ma poi quel piano è stato sospeso a tempo indeterminato.
Per tutti gli aggiornamenti su come andare in Israele dall’Italia è possibile consultare il sito dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv
