Il Libano lancia un missile su Tel Aviv, intercettato. Continuano i bombardamenti israeliani su target di Hezbollah

Israele

di Redazione
Mercoledì mattina l’organizzazione terroristica libanese di Hezbollah ha lanciato un razzo per la prima volta verso Tel Aviv. L’obiettivo, come ha affermato Hezbollah stesso, era di colpire il quartiere generale del Mossad vicino a Herzliya, nei pressi di Tel Aviv.

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) sono riuscite ad intercettare il missile balistico Qader 1 utilizzando il sistema di difesa dal nome Fionda di Davide. Dopo un’ora dal lancio, l’esercito israeliano è stato capace di abbattere nel Libano meridionale, a Nafakhiyeh, la postazione dalla quale era stato lanciato il missile.

Dal Times of Israel si legge che non ci sono state segnalazioni di danni o persone ferite. Nonostante l’attivazione delle sirene nella città e nei paesi limitrofi le scuole hanno potuto funzionare correttamente, lo stesso per i residenti della zona che non hanno dovuto ricevere nuove istruzioni.

Il gruppo terroristico ha affermato che il lancio del missile voleva essere una risposta diretta all’esplosione contemporanea delle migliaia di cercapersone tra i membri di Hezbollah, in Libano e in alcune parti delle Siria, oltre alla recente eliminazione dei comandanti di alto rango tra il suo gruppo di terroristi.

Nella mattinata di mercoledì Hezbollah ha lanciato decine e decine di razzi contro Israele: solo nella città di Safed sono stati lanciati 40 razzi, che hanno colpito gravemente un’abitazione. In risposta, l’IDF per via aerea ha ampiamente abbattuto nel Libano meridionale più di 100 obiettivi strategici di Hezbollah.

I funzionari israeliani hanno detto che i combattimenti continueranno fino a quando il gruppo terroristico con sede nel Libano non sarà scoraggiato e le migliaia di persone sfollate nel nord di Israele potranno tornare a casa.

«Per la vostra sicurezza, non tornate nelle vostre case fino a nuovo avviso». È il messaggio rilasciato in arabo dall’IDF ai civili libanesi che avevano evacuato le loro case, in quanto luogo non sicuro, in seguito alla presenza di armi di Hezbollah. Inoltre, durante la notte sono stati colpiti diversi agenti di Hezbollah e decine di depositi di armi, compresi quelli che custodiscono i missili a crociera e altre infrastrutture. Sempre mercoledì mattina sono stati lanciati, sempre dal Libano, cinque razzi diretti verso la zona di Carmel e Wadi Ara, nel nord di Israele, a sud di Haifa.

Mentre, tra martedì sera e mercoledì mattina, dall’Iraq la Resistenza Islamica, dietro il sostegno dell’Iran, ha lanciato contro Israele diversi droni, prontamente intercettati dall’IDF, che hanno fatto scattare le sirene sulle alture del Golan, innescando degli incendi in alcune aree, senza causare feriti.

È bene ricordare che sono oltre 11 mesi che dal Libano il gruppo terrorista islamico di Hezbollah ha iniziato a lanciare razzi contro Israele. Era l’8 ottobre 2023, una mossa a sostegno del suo alleato Hamas, un giorno dopo il pogrom del 7 ottobre. È bene ricordare, nuovamente, tutti questi attacchi, visto che molti media sembrano mettere in luce solamente o quasi la risposta Israeliana, tralasciando i continui attacchi da parte del Libano di quasi un anno.

 

(Fonte foto: screenshot da Euronews. In accordo con la clausola di esonero di responsabilità relativa ai copyright)