di Paolo Castellano
Avigdor Lieberman ha indetto una conferenza stampa alla Knesset per comunicare ai media israeliani le sue dimissioni. Benjamin Netanyahu perde così il suo ministro della Difesa. Perché Lieberman ha voluto abbandonare il suo incarico? Il motivo è il recente attacco missilistico di Hamas. L’ex-ministro della Difesa sostiene che il governo israeliano abbia sbagliato a concedere la tregua ai terroristi palestinesi e a non proteggere le comunità israeliane sul confine con Gaza.
«Quello che è accaduto ieri, il cessate il fuoco, insieme all’accordo con Hamas, è una capitolazione al terrorismo. Non c’è altro modo di spiegarlo», ha commentato il ministro dimissionario.
Lieberman si riferisce al 13 novembre, quando Hamas e altri gruppi armati palestinesi hanno accettato di fermare l’attacco missilistico sulle città israeliane. L’accordo è stato raggiunto grazie alla mediazione dell’ONU e dell’Egitto. La tregua è arrivata dopo due intense giornate di combattimenti lungo il confine con Gaza.
In due giorni, il terrorismo palestinese ha infatti lanciato 500 missili su Israele, lo testimoniano numerosi video diffusi sul Web e raccolti dal quotidiano inglese The Guardian. L’esercito israeliano ha poi risposto all’offensiva palestinese con un raid aereo che ha colpito diverse basi militari di Hamas. Non c’è stata nessuna vittima tra i cittadini israeliani. Si contano però 108 ricoveri ospedalieri. Il Centro Barzilai di Ashkelon ha prestato soccorso a 93 persone: 3 moderatamente feriti, 46 leggermente feriti e a 44 in stato confusionale.
Lieberman ha inoltre criticato il primo ministro israeliano Netanyahu per aver programmato – il 16 novembre – il versamento di 15 milioni di dollari ad Hamas, attraverso una banca del Qatar. «Mi sono opposto alla sua decisione: questo denaro andrà alle famiglie dei terroristi che si scontrano con i nostri soldati e servirà a comprare nuovi razzi da lanciare su Israele».
«Non posso rimanere al mio posto e guardare negli occhi i residenti della zona sud di Israele», ha terminato Lieberman, chiedendo inoltre le elezioni anticipate.