di Michael Soncin
Un murale lungo 50 metri e alto 5 raffigurante 4000 anni di storia ebraica. È lo spettacolo che i passeggeri potranno scoprire transitando presso l’aeroporto israeliano Ben-Gurion.
L’opera situata all’ingresso del Terminal 3 è dell’artista messicano Julio Carrasco Breton ed è un regalo fatto dal Messico per celebrare il 75° anniversario del Giorno dell’indipendenza dello Stato di Israele, meglio conosciuto con il nome di Yom HaAtzmaut.
Come riportato da Algemeiner, il lavoro è stato commissionato dall’Israel-Latin American Network (ILAN), una fondazione nata per promuovere le relazione tra Israele e l’America Latina, che si è anche occupata di portare il murale in Israele dopo la prima inaugurazione avvenuta a Città del Messico negli spazi del Centro Cultural Monte Sinai.
Un grande album di famiglia
Intitolato Am Yisrael Chai, “Il popolo di Israele vive”, è considerato il murale più completo e dettagliato della storia degli ebrei: la creazione del primo essere umano, l’uscita dell’Egitto, le espulsioni dalla Spagna, la Shoah, il Chassidismo, l’immigrazione verso Israele e la sua fondazione. Sono alcuni dei capitoli raffigurati.
Il fisico Albert Einstein, l’astronauta Ilan Ramon, il rabbino Chaim Kanievsky, il fondatore dello Stato d’Israele e Primo Ministro David Ben-Gurion, le cantanti Noa Kirel e Naomi Shemer. Queste sono alcune delle 57 personalità del mondo ebraico rappresentate, come ha detto ILAN “che celebrano i diversi risultati e contributi a discipline come la scienza, la filosofia, le arti, lo sport, e altre ancora”. Si notano anche personaggi legati al sionismo come Theodor Herzl o i rabbini Abraham Isaac Kook e Yitzhak HaLevi Herzog.
Nel grande collage spiccano anche punti di riferimento del panorama architettonico israeliano: l’Istituto per le Scienze Weizmann, l’edificio della Knesset, il cancello d’ingresso a Gerusalemme o le Torri Azrieli.
Il presidente e fondatore di ILAN Isaac Assa ha detto: «Nulla di simile è mai stato creato. Era un sogno avere un murale, un’immagine che descrivesse i 4000 anni di storia del popolo ebraico, da Abraham Avinu ad oggi. È un album di famiglia della nostra storia».
Inoltre, punto fondamentale, Assa ha spiegato il motivo di scegliere l’aeroporto come sede dell’opera: «È importante per le persone provenienti da tutto il mondo che vengono in Israele, per capire che il nostro legame con questa terra dura da più di 3000 anni, non da 75 anni».
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Foto: Israel Hayom