Alla presenza di un folto pubblico, di rappresentanti della Municipalità di Gerusalemme, di componenti della sua famiglia, della comunità italiana in Israele e di rappresentanti del Com.It.Es. è stata inaugurata nel quartiere di Talpiot-Arnona a Gerusalemme, una strada in memoria di Enzo Bonaventura, nato a Pisa nel 1891 e deceduto a Gerusalemme nel 1948.
Bonaventura diresse il Laboratorio di Psicologia Sperimentale a Firenze, fondato presso il Regio Istituto di Studi Superiori nel 1903 da Francesco De Sarlo (1864-1937), medico e filosofo, tra le figure più rappresentative della cultura italiana del primo Novecento.
Diresse il Laboratorio dal 1926 al 1938, ma poi fu costretto a lasciare l’Italia a seguito delle leggi razziali. Bonaventura è considerato lo studioso più brillante, sul piano teorico e sperimentale, critico originale del metodo dellintrospezione (Ricerche sperimentali sulle illusioni dellintrospezione, 1915) e autore di notevoli ricerche sulla percezione del tempo e dello spazio (Il problema psicologico del tempo, 1929; Il problema psicologico dello spazio, 1961). Il suo nome è legato anche al libro La psicoanalisi.
Dopo aver frequentato il laboratorio di psicologa sperimentale di Firenze, si laureò nel 1913 con Francesco De Sarlo di cui divenne presto assistente. Convinto assertore della dimensione sperimentale della psicologia e in particolare della psicologia applicata, Bonaventura svolse le sue ricerche nel laboratorio fiorentino fino al 1938 quando, per le “leggi razziali”, fu costretto a trasferirsi in Erez Israel. Qui, in un ambiente plurietnico, focalizzò i propri interessi scientifici sulla psicologia sociale, nonché sull’orientamento scolastico e professionale.
Venne ucciso in un agguato arabo, nel 1948, insieme ad Anna Di Gioacchino Cassuto e ad altre settanta persone, mentre su un convoglio andavano al lavoro all’Università ebraica di Gerusalemme e all’Ospedale Hadassa, ubicati sul Monte Scopus a Gerusalemme.
La strada che è stata inauguarata è nelle vicinanze delle strade in memoria di Primo Levi e di Guido Tedeschi, padre della giurisprudenza in Israele.