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Dopo mesi di discussioni e polemiche, l’accordo sul nucleare fra l’Iran e le forze occidentali è ora realtà: a Vienna i rappresentanti di Iran e dei «5+1» (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania) hanno siglato l’intesa che regolerà il futuro nucleare dell’Iran.
Grande gioia e soddisfazione da parte degli iraniani e delle stesse forze occidentali. «Questa è una decisione che può aprire la strada a un nuovo capitolo delle relazioni internazionali. Penso che questo sia un segnale di speranza per il mondo intero»: ha commentato Federica Mogherini.
Mentre da Israele arriva il gelo. In una conferenza stampa a Gerusalemme Netanyahu definisce l’accordo “un errore di proporzioni storiche” e dichiara che Israele non aderirà all’accordo e che non esiterà a difendersi, se necessario.
“Israele non è vincolato a questo accordo, dal momento che l’Iran continua a volere la nostra distruzione”, ha dichiarato il premier israeliano, aggiungendo: “ci difenderemo sempre”.
Netanyahu definisce il regime iraniano “il maggiore sponsor del terrorismo internazionale. “Nel prossimo decennio, l’accordo porterà all’Iran centinaia di miliardi di dollari. Questo ben di Dio finanzierà il terrorismo in tutto il mondo, così come i suoi sforzi di distruggere Israele, che stanno continuando. L’accordo non pretende dall’Iran di cessare la sua aggressione”.
Il deal “ripete l’errore fatto in Nord Corea”, dove “il mondo tentò di evitare che un regime canaglia acquisisse un arsenale nucleare, senza successo. Sappiamo tutti cosa è successo”.
“Non smantellando il programma nucleare iraniano, questo accordo darà a un governo non riformato e impenitente la possibilità di produrre un arsenale di armi nucleari”.
Netanyahu ha inoltre ricordato il discorso di venerdì scorso di Rouhani durante una manifestazione per Al Quds, dove “una folla esagitata ha bruciato le bandiere israeliana e americana. Non è successo quattro anni fa, ma solo quattro giorni fa”, ha precisato.