di Roberto Zadik
Periodo davvero difficile per Israele travolto da una nuova ondata di casi di Coronavirus. Se a fine maggio sembrava che il peggio fosse passato, con una entusiastica riapertura delle attività ma dai primi del mese la situazione è precipitata. Lo rivelano i dati diffusi dal Times of Israel fra venerdì e domenica 14 giugno con un numero di nuovi casi che si aggira attorno ai 19,055 secondo le stime di stamattina, con oltre 88 nuovi casi in meno di 24 ore, in aumento anche i morti che ora sono 300.
Fra i decessi, domenica 14 giugno la più giovane vittima, un ragazzo di appena 26 anni, Oshri Asulin residente a Kfar Saba che dopo il servizio militare sarebbe diventato ortodosso del gruppo dei Breslov, seguaci di Rabbi Nachman e dei suoi insegnamenti,. Il ragazzo è morto dopo un mese di sedazione in ospedale per una forma di virus che colpirebbe solo l’infanzia. Una notizia estremamente tragica per il giovane che era il quarto di altri tre fratelli. A questo proposito il sindaco di Kfar Saba Rafi Saar ha rivolto alla famiglia del giovane un messaggio di condoglianze.
In tema di numeri e contagi, fra gli ammalati ci sarebbero però un gran numero di guariti, circa 15,375, mentre 33 persone sono ricoverate in gravi condizioni in ospedale, 25 sono intubati nei ventilatori mentre 42 versano in condizioni moderate. Questi fra gli ultimi aggiornamenti forniti da Ministero della Salute israeliano e dal Times of Israel, sottolineano che sono stati fatti 12,065 test ma nonostante le rigide misure preventive e i lockdown i casi stanno riprendendo a salire nel Paese. Motivo? Fra le possibili cause, secondo il Ministero della Salute, la riapertura di scuole e università.
A questo proposito due studenti di Ramat Gan, sarebbero risultati positivi al Coronavirus portando, secondo quanto riportato da Ynet, alla chiusura di due scuole elementari nella città. In seguito a questo caso, oltre 165 istituti educativi sarebbero stati chiusi a causa della diffusione del virus. L’ambito scolastico sarebbe dunque il nuovo “focolaio” del virus, con 460 studenti e insegnanti risultati positivi e altre 25,517 relegate in quarantena.Chiuse varie scuole anche in varie località di Israele da Holon al Pardes Hannah. Problemi col virus anche a livello istituzionale. A quanto pare nuovi casi di Coronavirus sarebbero stati registrati anche a livello governativo, fra i membri dello staff del presidente Rivlin e di Netanyahu, come tre sue guardie di sicurezza che sembra si siano ammalate mentre il premier risulterebbe negativo ai test.
Oltre a questa nuova ondata di casi, a surriscaldare la situazione le nuove leggi che, da venerdì 12 giugno, nonostante questo aumento delle infezioni permettono matrimoni e celebrazioni religiose come circoncisioni e bar mitzvah anche se nel rispetto delle misure igieniche e sanitarie. Un’atmosfera complessa e tesa quella che si respira nello Stato ebraico in cui, sempre secondo il Times of Israel un membro della squadra di Rivlin sarebbe risultato positivo.Da quel momento egli avrebbe cominciato a far esaminare i suoi impiegati e i membri del suo entourage.
In seguito a questo ritorno di virus, Netanyahu, giovedì scorso, ha avvertito che se continua così, la polizia rafforzerà i provvedimenti di distanziamento sociale cercando di contenere la pandemia in corso.