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Il centro di Holot per gli immigrati dovrà chiudere entro 90 giorni, perché considerato incostituzionale: lo ha deciso la Corte Suprema israeliana, rifiutando la “legge contro gli infiltratori”, che prevede che gli immigrati africani vengano collocati nel centro di raccolta nel Negev anche fino a un anno. Nel dettaglio, su 9 giudici della Corte Suprema, 6 hanno votato per la riduzione del periodo di detenzione, mentre 7 per la chiusura del centro di Holot (capienza: 2.400 persone).
La decisione della Corte tiene conto delle posizioni dei gruppi di difesa dei diritti umani, sulla base della convinzione che estendere la detenzione dei migranti sia una violazione dei loro diritti. “Gli infiltrati non perdono il diritto a una piena dignità quando entrano in questo Paese – si legge nella decisione -. Non la perdono quando entrano sotto custodia, e il loro diritto alla dignità persiste perfino quando il loro ingresso nel Paese avviene per immigrazione illegale”.
Con l’annullamento della legge sugli infiltrati reintroduce la precedente legislazione in materia di immigrazione, secondo cui ogni immigrato può essere detenuto per un massimo di 60 giorni.
Immediata la replica del Ministro degli Interni Gideon Sa’ar, che ha dichiarato di rifiutare la decisione della Corte Suprema: se fosse messa in pratica, ha dichiarato, “non avremmo uno Stato ebraico democratico perché le nostre frontiere sarebbero affollate …. da infiltrati illegali”.
Sembra dunque essere ad una svolta la delicata questione degli immigrati, che aveva visto sfilare nei mesi scorsi migliaia di persone nelle strade che chiedevano di essere riconosciute come rifugiati, e non come clandestini. E proprio su questo punto la Corte Suprema è chiara: nonostante – come sostengono in molti – l’ottenimento di benefici economici possa essere una delle ragioni che ha spinto queste persone a recarsi in Israele, determinante è però il grave livello di pericolo nei loro Paesi (fra cui figurano Sudan ed Eritrea).
L’anno scorso su 60.000 migranti africani illegali arrivati ai confini israeliani, 3920 sono stati rimandati in patria; inoltre, Israele ha costruito una lunga barriera di difesa al confine con l’Egitto.
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