di Paolo Castellano
Un giornale saudita ha pubblicato un articolo in cui si è scritto che Israele avrebbe stipulato un accordo con l’Arabia Saudita per la vendita del sistema di difesa Iron Dome. La notizia circolata il 13 settembre è però stata smentita dal Ministero della Difesa israeliano.
Il giornale Al-Khaleej ha infatti dato per certo la compravendita del sistema difensivo israeliano, avvenuta grazie all’intermediazione americana. L’accordo tra Israele e l’Arabia Saudita comprenderebbe diverse condizioni da rispettare, una di queste è quella di non mettere in pericolo la sicurezza della popolazione dello Stato ebraico.
Come riporta Ynet News, la stampa saudita ha inoltre svelato che l’istallazione della cupola di ferro sarebbe dovuta avvenire il prossimo dicembre nella zona meridionale dell’Arabia Saudita, vicino al confine con lo Yemen. Tale sistema militare avrebbe permesso all’esercito saudita di condurre una serie di esperimenti e pratiche di tiro. La monarchia saudita avrebbe inoltre messo sul piatto un’offerta di decine di milioni di dollari.
Per avvalorare la sua inchiesta, il giornale Al-Khaleej ha per di più riportato le parole di una fonte anonima vicina al governo saudita, un alto funzionario di Riad: «La trattativa fa parte di un processo del rafforzamento dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita. Quest’ultima ha cercato di acquistare alcune batterie Iron Dome dallo Stato ebraico». La fonte ha poi aggiunto: «All’inizio Israele non voleva vendere il sistema di difesa a uno stato arabo ma poi ha cambiato idea dopo la mediazione degli Stati Uniti». L’Arabia Saudita avrebbe quindi firmato un accordo scritto in cui s’impegnerebbe a non utilizzare la tecnologia militare contro Israele e i suoi alleati, sia a lungo che a breve termine.
Il sistema di difesa antimissile Iron Dome è stato creato per intercettare gli ordigni lanciati da Hezbollah dal Libano e da Hamas da Gaza. La tecnologia israeliana ha raggiunto incredibili percentuali di successo.
Photo credit: Military Edge