di Nathan Greppi
Tra le tante discipline sportive che concorrono ai Giochi olimpici, da anni Israele ha iniziato ad eccellere nel judo, rappresentata da campioni come Sagi Muki, Ori Sasson e Yarden Gerbi, che hanno vinto diverse medaglie sia ai campionati mondiali ed europei di judo che alle Olimpiadi. E dopo che nel 2018 Tel Aviv ha ospitato i campionati europei, dal 19 al 21 dicembre di quest’anno si terranno a Gerusalemme i Judo World Masters, una delle più importanti competizioni a livello mondiale per questa arte marziale. Lo ha annunciato pubblicamente martedì 26 aprile la Federazione Internazionale di Judo (IJF), e sarà la prima volta che si terranno nello Stato Ebraico.
Come riporta Israel Hayom, per la competizione è prevista la presenza dei 36 judoka in cima alla classifica dei migliori al mondo, assieme a centinaia di altri partecipanti. I Judo Masters, nati nel 2010, sono considerati la terza competizione più importante al mondo nel settore dopo le Olimpiadi e il Campionato mondiale di judo. Tra l’altro, nel 2021 è stato stabilito che sempre Israele ospiterà a Tel Aviv anche i Campionati mondiali, sebbene devono ancora scegliere se ospitare l’edizione 2024 o quella del 2025.
Ad oggi, i judoka israeliani hanno vinto un totale di 11 medaglie ai campionati mondiali (2 d’oro, 4 d’argento e 5 di bronzo). Inoltre, i primi atleti israeliani di qualsiasi disciplina a vincere delle medaglie olimpiche furono proprio due judoka, Yael Arad e Oren Smadja, entrambi premiati alle Olimpiadi di Barcellona del 1992; da allora, in totale 6 su 13 medaglie vinte da Israele alle Olimpiadi sono per il judo. Nell’agosto 2016 Moshe Ponte, presidente della Israel Judo Association, ha dichiarato che: “Il calcio sarà anche più popolare, ma questo è ciò in cui siamo più bravi. Qualunque ragazzo in Israele lo fa”.
La domanda che sorge spontanea è: che cosa faranno i judoka dei Paesi che obbligano i propri atleti a non gareggiare contro Israele (primo fra tutti l’Iran)?
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(Nella foto il campione israeliano P. Palatchik. Fonte: Jwc)