di Nathan Greppi
La sera di domenica 8 maggio Israele è stata colpita da due attacchi terroristici consecutivi a Gerusalemme e nell’insediamento di Tekoa, situato in Cisgiordania pochi chilometri a sud della capitale. Questi sono gli ultimi di una serie di attentati che hanno avuto luogo nel paese nell’ultimo periodo.
Come riporta il Jerusalem Post, verso sera si sono sentiti degli spari a Tekoa, spingendo i residenti della zona a barricarsi nelle proprie case. I primi comunicati riferivano di un intruso che si era infiltrato di nascosto nell’insediamento, ed era stato eliminato dalle forze di sicurezza locali.
Stando alle testimonianze di chi si trovava nelle vicinanze, sono quattro i sospettati che hanno cercato di intrufolarsi, ma dopo che uno di loro è stato colpito mortalmente gli altri tre sono scappati; l’agente che ha sparato era stato avvertito dal figlio verso le 20:30, che ha visto gli intrusi cercare di arrampicarsi sulla recinzione del loro cortile. Stando agli ultimi aggiornamenti, l’esercito sta setacciando l’area per scovarli. Inoltre, è emerso che l’intruso ucciso aveva con sé un coltello.
Poco prima dell’incidente di Tekoa, la polizia israeliana ha dichiarato che c’è stato un accoltellamento al Damascus Gate di Gerusalemme. Un assalitore avrebbe pugnalato un agente della polizia di frontiera, dopo che questi si è avvicinato con i suoi colleghi al colpevole perché insospettiti. Gli agenti hanno subito sparato all’attentatore, e subito dopo hanno prestato aiuto a quello ferito; questi, all’inizio in condizioni critiche, dopo un primo soccorso è stato ricoverato all’ospedale Hadassah Har Hatzofim.
Ogni giorno sono circa 150.000 i palestinesi che dalla Cisgiordania si recano legalmente in Israele per lavorare o per altri motivi, ma a questi secondo le stime se ne aggiungono circa 30.000 che invece attraversano il confine di nascosto, principalmente per lavorare in nero. Un portavoce dell’esercito israeliano ha detto che, per quanto abbiano dislocato migliaia di soldati lungo il confine con i territori palestinesi, non ne hanno abbastanza per sorvegliarlo tutto, e pertanto c’è sempre il rischio che sconfinino nel paese dei potenziali terroristi.
Stando ai dati resi pubblici dallo Shin Bet, il numero di attentati terroristici in Israele è salito da 190 che erano a marzo ai 268 di aprile; di questi, 217 sono avvenuti in Cisgiordania, 42 in Israele e 9 riguardavano razzi sparati dalla Striscia di Gaza. Tutti quelli avvenuti da marzo finora hanno fatto 19 vittime tra gli israeliani, oltre a decine di feriti.
(Credit foto: TPS. Fonte: The Jewish Press)