di Paolo Castellano
Ancora una volta Hamas ha cercato di approfittare del supporto umanitario che Israele fornisce ai palestinesi per compiere un attentato.
Gli ispettori della barriera israeliana al confine con Gaza hanno sventato un pericoloso attentato terroristico dopo la scoperta di alcuni esplosivi nascosti tra le confezioni di medicinali etichettati come “materiale medico” provenienti da Gaza. Il servizio di Sicurezza generale e il ministero della Difesa israeliani hanno reso pubbliche queste informazioni il 18 aprile.
Come riporta Jewish Press, le protagoniste della vicenda sono due sorelle palestinesi residenti nella striscia di Gaza che avevano ottenuto i permessi per entrare nello Stato ebraico. La coppia di donne avrebbe dovuto varcare il confine per motivi sanitari: una delle due infatti doveva curarsi presso un centro oncologico israeliano.
Tra le loro scorte mediche gli agenti hanno trovato degli esplosivi pronti a essere armati per un futuro attacco terroristico. Un artificiere è riuscito a disinnescare le cariche.
L’operazione è andata a buon fine anche grazie all’investigazione sotto-copertura della Shabak che stava indagando sui traffici di Hamas per un possibile attacco terroristico. Come hanno spiegato gli agenti, Hamas sperava di sfruttare una donna malata di cancro per i propri contrabbandi. Nei prossimi giorni le sorelle saranno interrogate dal servizio di Sicurezza israeliano.
Non è la prima volta che Hamas approfitta dei palestinesi malati che si vogliono curare in Israele per trasportare di nascosto del materiale esplosivo.