Formazione, trasferimento di tecnologie e know -how, investimenti, condivisione di esperienze fra imprese italiane e imprese israeliane: sono questi in breve gli ingredienti dell’intesa raggiunta a fine ottobre fra il ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, e il ministro degli affari esteri israeliano, Avigdor Lieberman.
La creatività degli italiani si unisce dunque alla specializzazione tecnologica degli israeliani – e i risultati non possono che essere promettenti.
Il primo passo dell’intesa prevede la selezione di un gruppo di giovani imprenditori italiani di start-up da inviare in Israele per seguire corsi intensivi annuali di gestione delle imprese; Israele per parte sua favorirà l’ingresso e i rapporti delle aziende italiane con le imprese high-tech locali.
“Il tessuto imprenditoriale delle startup israeliane è tra i più vivaci e sviluppati al mondo, ed è uno degli esempi a cui ci siamo ispirati per la definizione delle nuove norme per le imprese innovative contenute nel secondo decreto per la crescita” ha commentato il ministro Corrado Passera dopo la firma dell’accordo. “Siamo convinti che le start-up – ha proseguito – siano un valido strumento per rafforzare la competitività del nostro sistema economico e generare nuova occupazione qualificata. L’accordo firmato tra Italia e Israele consentirà di fare importanti passi in avanti nella collaborazione tra i settori produttivi più innovativi dei nostri due Paesi”.
Il calendario e il programma di intervento per l’applicazione dei termini previsti dall’accordo firmato da Passera e Liebermann nelle scorse settimane, saranno fissati da una commissione intergovernativa che i governi dei due paesi formeranno nel corso dei prossimi sei mesi.
In generale, da entrambe le parti si è convinti che la condivisione di progetti di ricerca e sviluppo industriale porterà al rafforzamento della collaborazione fra le imprese italiane e israeliane. Ciò non farebbe che aumentare l’intensità delle relazioni fra Italia e Israele. Nel corso del 2011 l’interscambio fra i due paesi, infatti, ha raggiunto la cifra di 3,37 miliardi di euro, con un aumento del 13% rispetto al 2010.
Da notare infine che l’Italia è il quarto partner commerciale di Israele dopo Usa, Cina e Germania, e il secondo a livello europeo.