di Paolo Castellano
Nadav Argaman, capo dell’agenzia di intelligence Shin Bet, ha dichiarato che nel 2019 sono stati sventati 560 attacchi terroristici, 10 attacchi bomba suicidi e 4 rapimenti. Le dichiarazioni sono state fatte durante la cerimonia annuale per la premiazione del personale dello Shin Bet avvenuta a Gerusalemme il 20 gennaio.
«L’anno scorso è stato denso di nuove sfide per la sicurezza interna e abbiamo operato su tutti i fronti. Durante il 2019 abbiamo prevenuto 560 importanti attacchi terroristici, inclusi 10 tentativi di attacchi bomba suicidi, 4 rapimenti e più di 300 sparatorie», ha dichiarato Argaman, aggiungendo che il numero delle minacce è leggermente aumentato rispetto al 2018 in cui si sono contati 500 casi.
Tuttavia il 2019 ha registrato 5 vittime tra gli israeliani. Nella scorsa primavera un adolescente è morto durante un’esplosione di un razzo in Cisgiordania, mentre un altro è deceduto dopo un accoltellamento all’interno di un insediamento. Comunque il bilancio delle vittime è diminuito in confronto al 2018, quando sono state uccise 11 persone.
Come riporta The Times of Israel, alla cerimonia dello Shin Bet ha partecipato anche Benjamin Netanyahu, che ha sottolineato gli sforzi dell’intelligence israeliana per contrastare le minacce provenienti dall’Iran. «Il principale obiettivo è prevenire la minaccia iraniana, che è una minaccia convenzionale, nucleare e terroristica. Dobbiamo superarla come abbiamo fatto con il panarabismo. Possiamo farcela, lo abbiamo dimostrato», ha detto Netanyahu.
Il panarabismo è stata un’ideologia politica del XX secolo che auspicava un soggetto politico indipendente che unisse tutti i popoli di lingua araba. Israele era considerato un ostacolo per la realizzazione di questo progetto. Però il movimento panarabo ha subito un declino dopo la vittoria delle Stato ebraico nella Guerra dei Sei giorni del 1967 ed è tramontato definitivamente dopo la pace con l’Egitto del 1979.
A luglio, lo Shin Bet ha profuso molte energie per contrastare le strategie di Hamas ed Hezbollah per reclutare degli arabi israeliani per conto dell’intelligence iraniana. L’agenzia israeliana ha infine espresso il timore che i terroristi possano incrementare i loro attacchi con metodi più complicati e sofisticati.