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Riprendiamo un interessante articolo pubblicato da Israele.net sui fatti che accaddero il 15 maggio del 1974: il massacro nella scuola di Ma’alot, in cui morirono 22 persone fra studenti e insegnanti.
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“Il 15 maggio 1974 una cellula terroristica palestinese che aveva attraversato il confine dal Libano verso Israele, al calare della sera si imbatté in un furgone che trasportava operaie che rincasavano nel loro villaggio di Fassuta. I terroristi aprirono il fuoco contro il furgone uccidendo Hasiba Shahala, di 27 anni, cittadina israeliana arabo-cristiana residente a Fassuta. Restarono feriti il conducente, druso, e altre otto lavoratrici.
I terroristi procedettero poi verso la piccola città di Ma’alot, fecero irruzione nell’abitazione di Yosef e Fortuna Cohen e assassinarono la coppia insieme al figlioletto Eli di quattro anni. Da lì, il commando si diresse verso la scuola elementare Netiv Meir dove erano alloggiati studenti e insegnanti in gita scolastica da Safed.
I terroristi fecero irruzione nella scuola e tennero in ostaggio per due giorni più di cento studenti e insegnanti, finché un’unità Sayeret Matkal, le forze speciali delle Forze di Difesa israeliane, presero d’assalto l’edificio. L’attentato palestinese si concluse con la morte di 22 fra studenti e insegnanti e di un soldato israeliano, Shmuel-Silvan Zerah, che non faceva parte della forza d’intervento.
Il massacro nella casa e nella scuola di Ma’alot fu da allora al centro di cerimonie e memoriali, con il risultato che il nome di Hasiba Shahale non compariva da nessuna parte. Ora invece una targa commemorativa dedicata a quella giornata di sangue porta chiaramente il nome di Hasiba Shahala nella lista delle vittime”.