Alle 21.00 ora israeliana è cominciata la tregua fra Israele e Hamas. Dopo 8 giorni di guerra, il primo ministro Benjamin Netanyahu cha annunciato ufficialmente alla stampa il cessate il fuoco, sottolineando di voler cogliere l’occasione per cercare di stabilizzare la situazione e riportare la calma nella regione, nella speranza di non dover ricorrere all’uso di una forza maggiore di quella utilizzata sinora.
“In questo momento la cosa giusta per lo Stato di Israele è di approfittare di questa occasione per una tregua di lunga durata”, ha detto Netanyahu. “Le organizzazioni terroristiche [nella striscia di Gaza] pensavano che Israele non avrebbe attaccato. E si sono sbagliate”.
Netanyahu ha osservato che grazie all’operazione Pillar of Defence, le infrastrutture terroristiche di Hamas sono state decimate; molti dei comandanti e degli ufficiali sono stati uccisi, migliaia di razzi e lanciarazzi sono stati distrutti.
Il primo ministro ha espresso profondo apprezzamento per il presidente americano Barack Obama, per il suo forte sostegno ad Israele durante le operazioni contro i terroristi e per il suo contributo al sistema di difesa israeliano con i missili Iron Dome. Ha ribadito, infine che Israele farà di tutto per difendere i suoi cittadini.
Netanyahu non ha escluso la possibilità di un’operazione militare su più ampia scala, perchè, in ultima analisi, gli obiettivi di Israele restano quelli enunciati all’inizio delle operazioni, ovvero raggiungere una situazione di calma a lungo termine per tutti i cittadini del sud di Israele.
Nonostante l’entrata in vigore del cessate il fuoco, la speranza espressa dal ministro della difesa Barack che gli impegni presi da Hamas sul cessate il fuoco vengano rispettati, a Sderot, poco dopo le 21.00 è suonata la sirena di allarme e nei pressi della città di Shaar Hanegev è esploso un altro razzo. I sindaci delle città di Ashdod, Ashkelon e Kiryat Gat hanno annunciato inoltre che domani terranno chiuse ancora le scuole per il timore di nuovi attacchi da Gaza, nonostante l’impegno assunto da Hamas per la tregua.
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Il Consiglio della Comunità ebraica di Milano, nella riunione di ieri sera, mercoledì 21 novembre, ha espresso la propria apprensione per la situazione in Israele, il cordoglio per le vittime e l’auspicio che la tregua possa reggere e che non si arrivi a nuovi spargimenti di sangue innocente.