Nord d’Israele: morto un giovane soldato in un attentato in un centro commerciale

Israele

 di Anna Balestrieri
Mercoledì 3 luglio un attacco terroristico in un centro commerciale a Karmiel, nel nord di Israele, ha provocato la morte di una persona e il ferimento di un’altra, secondo quanto riportato dai media ebraici. L’incidente è stato segnalato dal servizio di risposta medica d’emergenza israeliano, Magen David Adom (MDA), che ha inizialmente comunicato che due persone erano rimaste ferite nell’attacco.

La vittima

Il sergente Aleksandr Iakiminskyi, un autista di 19 anni del 71° battaglione, 188a brigata, è stato identificato dall’IDF come l’individuo ucciso nell’attacco a coltellate. Un suo compagno, anch’egli soldato dello stesso battaglione, ha riportato gravi ferite. Una volta arrivato sul posto, il paramedico dell’MDA Ran Moskowitz ha osservato due uomini sui vent’anni con ferite penetranti che giacevano vicino alle bancarelle al secondo piano del centro commerciale. Uno era privo di sensi ed in condizioni critiche, mentre l’altro era cosciente ma gravemente ferito. Il paramedico di United Hatzalah Arik Barel ha raccontato di aver eseguito la RCP su una delle vittime e di aver fornito assistenza medica all’altra, che aveva ferite da moderate a gravi. Entrambi sono stati successivamente trasportati al Galilee Medical Center.

Testimoni oculari hanno raccontato che l’aggressore ha prima pugnalato uno dei giovani, provocandogli ferite gravi. Il sergente Iakiminskyi, che era armato, è riuscito a disarmare e sparare all’aggressore, ma è rimasto ferito a morte.

Il vicedirettore del dipartimento di sicurezza del comune di Karmiel ha descritto la scena come molto angosciante, sottolineando che l’area era stata messa in sicurezza per facilitare il trattamento dei feriti e per calmare la popolazione. La squadra di sicurezza è rimasta sul posto per assistere le forze di sicurezza secondo necessità.

L’attentatore

L’aggressore, identificato come Javad Rabia, 21 anni, di Kfar Nahaf vicino a Karmiel, è stato ucciso nello scontro.La polizia ha arrestato i familiari di Rabia, compresa la sorella, che era presente nell’edificio e sospettata di aver comunicato con lui prima dell’aggressione. Le forze dello Shin Bet stanno valutando la possibilità di demolire la loro casa come parte della reazione. La sicurezza nel nord d’Israele è tuttora in uno stato di massima allerta.