Nova Music Festival: il disagio psicologico dei sopravvissuti

Israele

di Anna Balestrieri
Il 7 ottobre 2023, durante il festival Nova vicino al kibbutz Reim in Israele, Hamas ha compiuto un tragico massacro: 364 le persone uccise barbaramente, molti gli stupri e i rapimenti. Tra i sopravvissuti, si riporta che si siano verificati dei suicidi. Guy Ben Shimon, un sopravvissuto, ha rivelato in un’audizione parlamentare che circa 50 sopravvissuti al massacro si sono tolti la vita. Ha spiegato che il trauma è stato così intenso da costringere molti al ricovero coatto a causa del loro stato psicologico. La sessione parlamentare ha anche messo in luce le difficoltà burocratiche che i sopravvissuti hanno affrontato per ottenere il riconoscimento del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e accedere alle cure necessarie.

Il grido d’aiuto dei sopravvissuti

Nei giorni scorsi è circolata sul web una lettera di un giovane prima di togliersi la vita. In essa il ragazzo si rivolgeva a una ragazza che come lui era al Nova Festival, nascosta non lontano da lui, che era stata presa dai terroristi, violentata e poi uccisa. “Ti hanno visto, ti stanno trascinando fuori dai cespugli. Sono in quattro e tu sei sola. Urli per chiedere aiuto. Uno di loro ti colpisce per farti tacere e tu cerchi di combatterli mentre guardi nella mia direzione, perché io ti salvi. Ma se esco, verremo entrambi assassinati. Voglio vivere! Mi siedo lì in silenzio, iniziano a spogliarti! Sto piangendo, sento il bisogno di urlare ma una mano mi zittisce! Forse è la mano di Dio, o non so chi…”, si legge nella lettera che prosegue descrivendo il suo senso di colpa per non averla salvata e la decisione di togliersi la vita.

Un programma del canale tv israeliano Arutz 13 ha rivelato che si tratta di un fake, anche se ancora nessuno dà niente per certo. Quello che è sicuro è che in questi mesi ci sono comunque stati molti suicidi fra i sopravvissuti, inermi nell’affrontare gli strascichi del trauma cui hanno assistito, combinato con il senso di colpa per la propria impotenza nel salvare amici, fidanzati e sconosciuti che sono stati massacrati davanti a loro.

Un’altra sopravvissuta, Naama Eitan, ha descritto come rivive il terrore ogni giorno, incapace di vivere autonomamente senza un supporto costante. Durante l’attacco guidato da Hamas, 364 persone sono state brutalmente uccise al Nova Music Festival, e studi recenti suggeriscono che circa 600.000 israeliani hanno cercato supporto psicologico dal 7 ottobre. Tuttavia, il Ministero della Sanità israeliano ha dichiarato di non avere statistiche o informazioni riguardo ai presunti 50 suicidi tra i sopravvissuti.