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Peggiora ora dopo ora la situazione in Israele, dove è in atto un vero e proprio scontro militare. Da lunedì notte infatti l’esercito israeliano ha aperto l’operazione “Margine protettivo” sulla Striscia di Gaza, che ha provocato ad oggi 15 morti e centinaia di feriti, mentre in Israele nel solo giorno di martedì sono stati lanciati su Israele circa 160 missili – 116 esplosi e 23 intercettati. E proprio uno di quelli individuati dal sistema Iron Drome era diretto sull’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv (inizialmente si era parlato più genericamente dell’area di Tel Aviv), ed è stato rivendicato dalle Brigate al-Quds. Ma si parla anche di missili arrivati vicino a Gerusalemme.
Prosegue intanto l’offensiva dell’esercito israeliano, che ha richiamato 40 mila riservisti, mentre Benyamin Netanyahu ha dato ordine all’esercito di prepararsi per una possibile operazione terrestre che è «sul tavolo». Come riportato dalla Stampa, il premier, dopo le polemiche di questi giorni su una sua risposta “debole” ad Hamas, ha annunciato chiaro e tondo che Israele «non tratterà più con i guanti» la fazione islamica. «Hamas – ha aggiunto – ha scelto di far salire la tensione e pagherà un prezzo pesante per averlo fatto».
Secondo le fonti dell’esercito israeliano, sono stati lanciati 146 attacchi nella Striscia di Gaza, 98 dei quali contro lanciatori di razzi nascosti. In uno di questi raid, che ha fatto tre morti, è stato colpito, su un auto in transito nella via al-Wahda, Mohammad Shaaban, il comandante del commando della marina» di Hamas. Ma l’attacco più cruento si è verificato in un casa colpita a Khan Yunis con 10 morti, fra cui due bambini e 35 feriti che, secondo le prime informazioni raccolte dalla Stampa, apparterrebbe alla famiglia Kawara che avrebbe legami col braccio armato di Hamas. «Al momento dell’attacco dell’aviazione israeliana – racconta Maurizio Molinari sul sito del quotidiano – al suo interno e nelle sue immediate vicinanze si trovavano decine di persone, fra cui donne e bambini. Secondo la stampa israeliana si trattava in effetti di «scudi umani» che – è ipotizzato – cercavano di impedire con la loro presenza un attacco aereo israeliano. In serata, a questo proposito, Netanyahu ha detto che “Hamas deliberatamente si nasconde dietro i civili. Ed è quindi responsabile per le vittime collaterali”».
Mentre il quotidiano Times of Israel, citando il portavoce dell’esercito Peter Lerner, riporta la notizia che 5 dei magazzini di armi si trovavano all’interno di moschee. “Il modus operandi di hamas di fare operazioni terroristiche in mezzo alla popolazione civile e utilizzare civili come scudi umani può avere tragiche conseguenze”, ha dichiarato Lerner.
Per seguire la diretta degli avvenimenti in tempo reale, consultare il sito di Times of Israel.