di Paolo Castellano
Israele è da sempre uno Stato che ha saputo sviluppare un efficiente corpo diplomatico in grado di consolidare degli ottimi rapporti con la maggior parte delle nazioni mondiali. Negli ultimi anni però sembra che gli israeliani non siano molto soddisfatti del ruolo internazionale del proprio Paese. Secondo il “2015 Israeli Foreign Policy Index” dell’istituto Mitvim – il documento è stato pubblicato il 29 ottobre – ci sarebbe una diffusa preoccupazione riguardo gli affari esteri di Israele. L’indice è basato su un sondaggio condotto all’inizio del mese di ottobre che ha coinvolto 600 adulti israeliani con un margine di errore al 4%.
Quali i risultati? Il 58% dei cittadini israeliani ritiene che il Primo Ministro Benjamin Netanyahu abbia fallito nei suoi tentativi di fermare il programma nucleare iraniano e il 68% è insoddisfatto della politica estera del Paese.
Il sondaggio ha inoltre evidenziato una certa preoccupazione per la mancanza di un Ministro degli Esteri Israeliano a tempo pieno. Attualmente Netanyahu ricopre sia la carica di primo ministro e sia di ministro degli esteri.
Alla domanda su che cosa sia prioritario per la diplomazia israeliana, il campione ha risposto con “affrontare le minacce alla sicurezza del Paese” prima, seguita poi dalla volontà di migliorare i rapporti con gli Stati Uniti e di portare avanti un processo di pace israelo-palestinese.
Gli intervistati hanno definito gli Stati Uniti come un alleato di massima importanza per Israele, seguito da Russia, Germania, Egitto, Cina e Gran Bretagna. La maggioranza ha anche dichiarato di essere favorevole ad un coinvolgimento degli stati arabi per portare a termine un progetto di pace nei territori instabili.
Il sondaggio ha rilevato che la percezione dell’efficacia della politica estera di Israele è diminuita drammaticamente rispetto al sondaggio dello scorso anno. Mentre nel 2014 il 35% degli intervistati ha descritto la reputazione globale di Israele come “non buona”, nel 2015 lo ha espresso il 65%.
Nel 2014 il 17% degli israeliani aveva descritto la relazione tra Israele e Stati Uniti “non buona” rispetto al 41% del 2015.