di Paolo Castellano
Un incubo che si ripete. La scorsa notte le sirene antimissile sono risuonate nelle comunità che risiedono in Galilea occidentale, vicino al confine con il Libano. Quattro località d’Israele sono state minacciate dal fuoco del terrorismo: Rosh Hanikra, Ya’ara, Hanita, Netiv HaShayara e Shlomi.
Come riporta Israel National News, un portavoce dell’IDF ha dichiarato che i due razzi volevano colpire il territorio israeliano ed erano stati lanciati dal vicino Libano. Secondo le comunicazioni ufficiali, un razzo è stato intercettato dal sistema di sicurezza antimissile Iron Dome, mentre l’altro è caduto in un’area disabitata.
L’IDF ha poi risposto con dei colpi di artiglieria verso il Libano.
I residenti israeliani hanno riferito di aver notato diverse esplosioni. Finora non ci sono segnalazioni su feriti o danni materiali.
Il Consiglio regionale di Mateh Asher ha dichiarato che non ci sono ancora indicazioni sulla presenza di razzi inesplosi nell’area. Le ricerche sono tuttora in corso. Al momento, non sono state fornite particolari indicazioni ai residenti della zona colpita.
Nel frattempo, la rete televisiva libanese Al-Mayadeen ha annunciato che ci sono stati attacchi aerei israeliani alle “fabbriche della difesa” e a un “centro di ricerca scientifica”.
Il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz ha suggerito che l’incidente potrebbe essere collegato ai problemi politici di lunga data che stanno scuotendo il Libano.