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“Quanti di noi ebrei ha al lavoro dei colleghi arabi? Quanti di noi hanno dei veri amici arabi? Quanti di noi conoscono l’agenda del pubblico arabo, o le differenze che dividono la loro società?”. Sono le domande dirette e provocatorie fatte dal presidente israeliano Reuven Rivlin a un pubblico di capi di azienda e rappresentanti della società civile, durante un incontro presso la sua residenza. Un discorso intenso, quello del presidente, tutto incentrato sull’ignoranza degli ebrei israeliani nei confronti della società araba, e che ha messo in luce come i due gruppi siano “ciechi l’uno verso l’altro”.
“Un enorme gap è cresciuto negli anni fra le due società che vivono una accanto all’altra e insieme all’altra, e ancora sono cieche l’una verso l’altra – ha dichiarato -. Dobbiamo ammettere una dolorosa verità: che per la maggior parte della società israeliana ebraica il pubblico arabo occupa un posto cieco”.
Da quando è salito al potere, Rivlin ha dedicato molto del suo tempo a cercare di ridurre la distanza fra ebrei e arabi in Israele. Lo scorso ottobre, è diventato il primo leader israeliano a riconoscere il “terribile crimine” di Kfar Kassem del 1956, e in un incontro con responsabili delle municipalità arabe ha appoggiato la costruzione di una nuova città araba.
“Il pubblico arabo in Israele molto tempo fa ha smesso di essere una minoranza – ha continuato -. L’obiettivo di costruire ponti fra le due realtà e di dare un senso alla collaborazione fra ebrei e arabi è per me un obiettivo umano, ebraico e sionista di primo piano”.
La ricerca: il 5% degli impiegati è arabo
Interessanti, poi, i risultati presentati dalla società israeliana di consulenza Shaldor, condotta fra le 47 aziende top in Israele. Ne emerge un livello molto basso di impiego degli arabi nelle aziende: solo il 5% (mentre la popolazione è il 20% di quella israeliana). Ciò significa che solo 7 di 47 compagnie impiega arabi a livelli proporzionati alla loro rappresentanza nella popolazione, ma nessuna, invece, li assume in posizione di management di medio livello o superiore. Da parte delle aziende interpellate, però, è emersa la volontà di migliorare questi dati.