di Avi Shalom
Le pittoresche arterie che in tempi normali sono percorse da gitanti israeliani in cerca giornate di relax nella località turistica di Eilat (Mar Rosso) si sono trasformate giovedì in un campo di battaglia quando per ore terroristi originari di Gaza e infiltratisi dal Sinai hanno attaccato veicoli in transito e hanno ingaggiato battaglia con reparti dell’esercito
Dopo una giornata di scontri drammatici, il bilancio era di sette israeliani uccisi (fra cui due donne e un soldato) e di almeno nove terroristi eliminati. Altri sei palestinesi – i comandanti del gruppo responsabile degli attacchi – sono stati uccisi a Rafah (Gaza) in un raid aereo israeliano
Ma il dramma per Israele e’ l’aver scoperto che il proprio confine meridionale, a ridosso con l’Egitto, e’ drammaticamente scoperto. E che le cellule terroristiche islamiche che da mesi agiscono pressoche’ indisturbate in quella Regione (con l’aiuto delle tribu’ beduine) possono fare il bello e il cattivo tempo: non solo in territorio egiziano, ma anche in quello israeliano
Gli attentatori – probabilmente una ventina – si sono divisi in cellule che hanno colpito quasi simultaneamente obiettivi diversi: auto di gitanti, autobus, pattuglie militari. La loro tecnica di combattimento e’ stata giudicata altamante sofisticata: qualcuno vi ha rintracciato “le impronte digitali dei servizi segreti iraniani’’. Altri hanno pensato ad al-Qaida
Gli assalitori hanno fatto ricorso ad armi abbondanti e disparate: fucili Kalashnikov, mine, mortai, razzi anticarro, corpetti esplosivi. Da tempo e’ noto che nel Sinai sono nascosti immensi depositi militari, a disposizione del terrorismo islamico. Ancora di recente al-Qaida vi ha proclamato un Emirato
Hamas si e’ subito proclamato estraneo agli attacchi nel Neghev mentre l’Egitto ha escluso che gli attentatori siano passati dal proprio territorio. Israele invece non ha dubbi: si tratta di palestinesi di Gaza – ha detto il ministro della difesa Ehud Barak – che sono giunti dal Sinai
Nei giorni scorsi Israele ha cercato di assistere l’esercito egiziano consentendo l’ingresso di duemila militari per snidare e neutralizzare i terroristi di al-Qaida che agiscono nel nord del Sinai
Nel frattempo la spirale di violenza si allarga. Nella serata di giovedi i palestinesi di Gaza hanno lanciato almeno un razzo Grad contro la citta’ israeliana di Ashqelon. Nella zona limitrofa i civili israeliani hanno deciso di trascorrere la nottata nei rifugi