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Poche ore dopo il discorso di Beniamin Netanyahu all’Onu, in cui il premier denunciava il silenzio assordante del mondo nei confronti delle minacce iraniane a Israele, è accaduto un fatto gravissimo accaduto in Cisgiordania, coperto però in Italia da un simile ‘silenzio assordante’. Una coppia di israeliani, Eitam e Naama Henkin, marito e moglie poco più che trentenni, sono stati uccisi a sangue freddo la sera di giovedì 1 ottobre in un attacco terroristico a colpi d’arma da fuoco contro la loro auto, sulla strada tra Itamar e Elon Moreh, vicino al villaggio palestinese di Beit Furik, in Cisgiordania.
L’auto è stata crivellata di colpi, quando ha rallentato per affrontare una curva, da almeno due terroristi a bordo di un altro veicolo. Miracolosamente salvi, ma sotto shock, quattro figli tra i quattro mesi e i nove anni d’età, che si trovavano sul sedile posteriore.
Le Forze di Difesa israeliane hanno lanciato la caccia ai responsabili in tutta la zona. Un portavoce di Hamas ha celebrato l’attentato dalla “valorosa resistenza”, definendo “eroico” l’assassinio dei due civili ed esortando i suoi membri a effettuare altri attacchi contro gli israeliani. Elogi del duplice assassinio anche da parte dei Comitati di Resistenza Popolare palestinese.
Dopo l’attentato, sono comparse in alcuni villaggi arabi scritte in ebraico che inneggiano alla “vendetta per gli Henkin”, mentre un’auto è stata bruciata. L’esercito israeliano è ora in stato di massima allerta.