Gerusalemme

Un sondaggio rivela: gli arabi di Gerusalemme preferiscono Israele all’ANP

Israele

di Nathan Greppi
Il fatto che i disordini avvenuti in Israele a maggio siano iniziati con lo sfratto di una famiglia palestinese a Gerusalemme, al termine di una diatriba legale durata anni, può far pensare che gli arabi della capitale abbiano il dente avvelenato nei confronti dello Stato Ebraico. Tuttavia, un recente sondaggio dimostra che al contrario la maggior parte di loro, se dovesse scegliere, preferirebbe continuare a vivere sotto l’autorità dello stato israeliano piuttosto che in uno stato palestinese.

Stando ad un sondaggio condotto dal sito di notizie palestinese Shfa, il 93% dei palestinesi residenti a Gerusalemme ha dichiarato che preferisce vivere in Israele piuttosto che nell’Autorità Nazionale Palestinese. Come ha spiegato la rivista Algemeiner, gli arabi gerosolimitani sono perlopiù sprovvisti della cittadinanza israeliana, ma hanno il diritto di richiederla qualora lo desiderassero. E anche quelli che non ce l’hanno sono comunque provvisti di una speciale carta d’identità, che gli garantisce piena libertà di movimento all’interno del territorio israeliano.

Il sondaggio è stato condotto intervistando 1.200 arabi residenti a Gerusalemme, nessuno dei quali ha la cittadinanza israeliana. Di questi, 1.116 hanno dichiarato che preferiscono che sia Israele ad avere il controllo di Gerusalemme, mentre i restanti 84 hanno detto di preferire l’ANP. Tuttavia, di questi ben 79 hanno detto che non rinuncerebbero alla carta d’identità che gli consente di muoversi in Israele.

Questa non è la prima volta che un sondaggio mostra una percezione positiva da parte dei palestinesi nei confronti dello Stato Ebraico, perlomeno come di un luogo in cui vivere: nell’ottobre 2017, il think tank tedesco Konrad-Adenauer-Stiftung ha rivelato che il 60% dei cittadini arabi d’Israele avevano un’opinione positiva dello Stato Ebraico, con marcate differenze a seconda della religione; la percentuale era del 49% tra i musulmani, del 61% tra i cristiani e del 94% tra i drusi.