di Redazione
L’emergenza Covid nel 2020 e 2021 ha messo a dura prova gli italiani e l’UCEI, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha sostenuto diversi progetti per far fronte alla crisi: ha finanziato Ame (Associazione Medica Ebraica) per lo sviluppo del tele-monitoraggio domiciliare nei soggetti fragili e post–COVID, la Fondazione Scuola ebraica di Milano per interventi di contrasto all’emergenza, l’Ospedale israelitico per l’acquisto di umidificatori ad alto flusso e ventilatori polmonari. Sono sono alcuni esempi di come l’UCEI ha destinato i fondi ricevuti dall’Otto per mille.
Ma come ogni anno, non sono mancati gli interventi a favore della Cultura ebraica, delle Scuole, di iniziative di dialogo e incontro, di volontariato, così come progetti per favorire l’inclusione sociale dei più svantaggiati, per contrastare l’antisemitismo, per sostenere la crescita della società civile in una direzione di apertura e sviluppo sociale e culturale.
In questi giorni in cui siamo chiamati a presentare le dichiarazioni dei redditi, non dimentichiamo di destinare il nostro Otto per mille all’UCEI, firmando nella casella apposita. Qualsiasi tipo di dichiarazione tu faccia, puoi destinare l’Otto per mille all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, puoi esprimere la tua scelta nell’apposito modulo allegato alla Certificazione Unica rilasciata dal tuo ente pensionistico.
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L’Otto per mille è il meccanismo con cui lo Stato italiano, attraverso la scelta dei contribuenti, devolve l’Otto per mille dell’intero gettito fiscale IRPEF allo Stato Italiano o ad associazioni religiose riconosciute e firmatarie di intese.
La campagna per la destinazione dell’Otto per mille a UCEI porta in primo piano la cultura ebraica in tutta la sua complessità e varietà, raccontando il suo impegno costante al dialogo e al confronto fra idee, identità e culture diverse.
Ogni cittadino può scegliere la destinazione dell’Otto per mille del gettito IRPEF all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. La scelta si compie mettendo la propria firma sul modello in corrispondenza dell’istituzione prescelta e non comporta alcun onere per il contribuente.
Si noti che la scelta espressa con la propria firma non determina direttamente la destinazione della propria quota di gettito fiscale, ma quella di una quota media uguale per tutti i cittadini. Lo Stato calcola l’importo totale delle entrate dovute all’IRPEF e da questo importo totale scorpora l’otto per mille; poi calcola il numero totale di firme e le percentuali di queste firme attribuite ai vari enti; infine ripartisce l’otto per mille tra gli enti in base alle percentuali delle firme espresse. In questo modo le firme di tutti i contribuenti hanno lo stesso peso, indipendentemente dal loro reddito.