ambrogini d'oro

A Gariwo, Andrea Jarach e Silvia Vegetti Finzi andrà l’Ambrogino d’Oro

Italia

di Redazione
Il Comune di Milano ha annunciato i nominativi di chi riceverà quest’anno l’Ambrogino d’Oro, il premio che la città di Milano conferisce “agli uomini e alle donne, alle associazioni e alle organizzazioni che hanno saputo dare un contributo speciale alla città”. Un simbolo e un riconoscimento molto importante che il capoluogo della Lombardia offre ai cittadini che hanno saputo distinguersi difendendo o sostenendo delle cause in favore del bene comune.

Del mondo ebraico riceveranno la medaglia d’oro Andrea Jarach, editore e imprenditore, attivo membro della comunità ebraica di Milano, e Silvia Vegetti Finzi, nota psicologa e pedagogista. Sarà premiata con un attestato di civica benemerenza la Fondazione Gariwo Foresta dei Giusti.

Jarach: “Riconoscimento al ruolo degli ebrei nella città”

“Riconoscimenti come questo sono simboli importanti per chi li riceve, ma soprattutto nel caso mio per smantellare il pregiudizio che vuole noi ebrei come “altri” – commenta Andrea Jarach -. Il riconoscimento di eccellenza per i cittadini milanesi offre un chiaro segnale che nella nostra Comunità dalla sua fondazione, a metà del 1800, gli ebrei sono stati un elemento centrale del cosiddetto welfare ambrosiano. Le mie attività lavorative come editore credo abbiano poco inciso nella decisione per la assegnazione. Quello che ha fatto la differenza è stato il costante lavoro nel non profit in tante attività di promozione delle eccellenze milanesi e nel volontariato attivo. Il fatto che questo lavoro si sia sempre affiancato ad una aperta attività di creazione di legami tra Italia e Israele è una piccola rassicurazione per tutti noi. Nonostante i preoccupanti segni di antisemitismo che emergono ovunque, credo che aver inserito un ebreo sionista attivo nella rosa dei premiati sia anche un segnale forte del nostro Consiglio Comunale. Proprio nel giorno in cui finalmente il Consiglio stesso ha approvato una mozione di solidarietà con Israele grazie all’incessante lavoro di Daniele Nahum”.

Vegetti Finzi: “Dedico il premio alle donne. Ma no al silenzio sul 7 ottobre”

“È un riconoscimento che mi rende molto felice – commenta Silvia Vegetti Finzi -. Fra le diverse attività per cui mi viene dato c’è l’attività di volontariato che ho prestato per anni alla Casa della cultura di Milano e alla Vidas. Ho anche partecipato attivamente al movimento delle donne, ed è a loro che dedico questo premio, oggi che stanno facendo sentire la loro voce. Tuttavia, non condivido nessun estremismo, e non concordo con il silenzio sulle donne israeliane vittime del 7 ottobre: un’atrocità che resterà per sempre scritta nel libro della memoria”.

Il legame con la città di Milano è per Silvia Vegetti Finzi molto forte: vi si trasferì a 15 anni dopo avere passato l’infanzia da bambina discriminata in quanto ‘mezza ebrea’ come ha bene descritto nel suo libro Una bambina senza stella. “Ho passato un’infanzia di paura e di ricerca della mia identità, cose molto dure da vivere per un bambino”, ci spiega. E ai bambini israeliani ostaggi a Gaza dal 7 ottobre va il suo pensiero: “So che cosa vuole dire trovarsi in una situazione di estraneità estrema, provo per loro una compartecipazione enorme, come se rivivessi tante sofferenze. La loro ripresa dipenderà dal temperamento di ognuno, e dall’accoglienza e riconoscimento del loro dolore: dovranno potere parlarne, esprimerlo in tutta la sua tragedia. E dovranno essere abbracciati, tanto”.

Gariwo: “Un premio ai nostri valori di inclusione, pace e prevenzione dell’odio”

“Siamo orgogliosi che l’impegno di Gariwo per la promozione dei Giusti nella città di Milano attraverso il Giardino dei Giusti, così come la diffusione dei suoi valori nel mondo attraverso oltre 250 Giardini e un’instancabile attività culturale venga così riconosciuto – si legge sul sito della Fondazione Gariwo -. Riteniamo che sia un premio da condividere con le centinaia di associazioni, scuole e persone che senza sosta sono al fianco di Gariwo per promuovere i valori dell’inclusione, della pace, della prevenzione dell’odio e della responsabilità personale”.

I premi verranno consegnati il prossimo 7 dicembre, nel giorno di Sant’Ambrogio, durante la tradizionale cerimonia mattutina al Teatro Dal Verme.

Complimenti a tutti!