“E’ accaduto tutto un pò all’improvviso, se così si può dire. L’autunno scorso a Milano durante la presentazione del libro di Gloria Arbib e Giorgio Sechi, “Ebrei nella Resistenza in Piemonte 1943-1945”, Michele Sarfatti fece notare che fra le medaglie d’oro al valore civile, bisognava ricordare anche quella conferita all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (all’epoca ancora Unione delle Comunità Israelitiche Italiane, ndr)”.
Forse pochi lo sanno o lo ricordano ma nel 1964 il presidente della Repubblica Antonio Segni, attribuì all’Unione delle Comunità Ebraiche la medaglia d’oro al valore civile.
Perchè allora l’Unione, come il resto dei decorati, non ha mai partecipato ai cortei del 25 aprile? Una risposta precisa a questo interrogativo non c’è; quel che è certo però è che domani a Milano per la prima volta ci sarà l gonfalone azzurro dell’Ucei, in prima fila accanto a quelli delle associazioni partigiane.
A raccontarci tutto questo è Anselmo Calò, vicepresidente dell’UCEI, che domani parteciperà al corte insieme ai rappresentanti milanesi del Consiglio dell’UCEI e insieme a tutti coloro che vorranno ricordare e onorare i partigiani ebrei italiani che combatterono per la libertà dell’Italia.
Secondo Calò all’origine di questa “riscoperta” della medaglia d’oro, più che le circostante, ha contribuito il rinnovato interesse degli studiosi per la storia, le vicende le figure dei partigiani ebrei – il diario di Emanule Artom, ripubblicato due anni fa a cura di Guri Schwarz; il libro di Gloria Arbib; le varie conferenze che qua e là per l’Italia in questi ultimi anni hanno dato spazio al ruolo degli ebrei nella lotta di Liberazione. Tutto ciò ci ha permesso di “ricordare” e di “rilucidare” quella medaglia che dal 1964 sta appesa nell’ufficio del Presidente dell’Unione. Essa fu consegnata all’allora presidente Sergio Piperno Beer come rappresentante di un’istituzione – l’UCII – che sopportò con “dignità e stoicismo il periodo oscuro della persecuzione e della violenza”.
“L’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane, si legge nella motivazione di conferimento della medaglia – “tutto tentò per salvare la vita e alleviare le sofferenze degli israeliti nel tumultuoso periodo dell’occupazione nazista. Partecipò, con inauditi rischi ed eroici sacrifici, alla resistenza. Caddero gli israeliti, vittima di barbara e cieca persecuzione razziale, combattenti nella lotta di liberazione: pur decimata da tanto sterminio, operò con mirabile fermezza e rinnovato fervore alla rinascita delle comunità superstiti”.
Negli anni passati ai cortei del 25 aprile, la partecipazione degli ebrei alla Liberazione dell’Italia è stata in qualche modo simboleggata dal gonfalone della Brigata ebraica – la formazione dei soldati ebrei voluta da Churchill e inquadrata nell’esercito britannico, che partecipò alle ultime fasi della guerra di liberazione italiana dall’occupazione nazi-fascista.
Quest’anno, la medaglia d’oro dell’UCEI in prima fila accanto a quelle degli altri decorati, fa sì che la Resistenza ebraica italiana e l’ebraismo italiano nel suo insieme, vengano riconosciute ed esprimano in piena autonomia il contributo che anche gli ebrei italiani diedero all’uscita del paese da uno dei momenti più bui della sua storia.