di Giovanni Panzeri
“A 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, che con il suo articolo 3 stabilisce il principio di uguaglianza, vorremmo mettere in luce alcuni aspetti di quest’ultima: quelli che oggi ci sembrano più interessanti o problematici” ha affermato Massimiliano Boni, membro del consiglio UCEI, spiegando l’obiettivo del progetto ‘Articolo 3. Diversi tra uguali’. “La particolarità del progetto – ha aggiunto – è che cercheremo di esaminare questi aspetti sia in termini generali che nella prospettiva ebraica”.
Il progetto, organizzato dall’UCEI con la collaborazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoa (MEIS), si articolerà in sei diverse tappe fino alla primavera del 2024, e sarà interamente coperto dalla Rai.
La prima di queste tappe, ‘Uguaglianza: Diritto e Giustizia”, si terrà a Torino nella serata di lunedì 17 Aprile, al Polo del ‘900.
“A Torino esamineremo l’uguaglianza sotto il profilo della giustizia, in particolare considerando la differenza tra giustizia e diritto – ha spiegato Boni -. Il diritto coincide infatti con la legge ma noi sappiamo, e mi riferisco in particolare alle leggi razziali, che le leggi spesso non sono giuste”.
In particolare l’evento di Torino vedrà dialogare Gherardo Colombo, uno dei protagonisti di Mani Pulite, ex magistrato e presidente della Garzanti, e Daniela Dawan, consigliera della Corte di Cassazione rifugiatasi in Italia a causa delle persecuzioni antiebraiche in Libia. A moderare il dibattito sarà Massimo Giannini, direttore de “La Stampa”.
La tappa successiva, il 2 maggio alla Treccani di Roma, vedrà Noemi di Segni, presidente dell’UCEI, dialogare con Giuliano Amato sul tema dei diritti umani.
Seguiranno altre tappe in città chiave, scelte in parte per la presenza di comunità ebraiche ma anche per il legame tra quelle comunità e città e il particolare tema trattato, “per esempio” spiega ancora Boni “andiamo a Napoli per parlare di disuguaglianze nel lavoro, perché nel sud uno dei problemi principali è l’occupazione. Torino è stata la sede di Giustizia e Libertà, per questo ci è sembrato naturale parlare di giustizia”.