Commemorazione di Ramelli: l’appello della Comunità Ebraica a Pisapia

Italia

“Sono passati pochi giorni dalla manifestazione del 25 aprile, con annesse accuse di fascismo, da parte di qualche anima bella, alla parte del corteo dietro lo striscione della Brigata Ebraica. Pochi giorni e i fascisti, quelli veri, si sono palesati. Ieri sera (il 29 aprile, ndr), alla manifestazione per commemorare lo studente Sergio Ramelli, è stato un fiorire di saluti romani, croci celtiche, labari e via elencando. Milano medaglia d’oro della Resistenza, ha qualcosa da dire? La Comunità Ebraica chiede al sindaco Pisapia e al Consiglio Comunale un pronunciamento ufficiale, perché questi episodi non debbano più ripetersi, nella nostra città”.

Questo il comunicato ufficiale diramato dal Consiglio della Comunità Ebraica di Milano in merito alla manifestazione che il 29 aprile ha attraversato le vie di città studi partendo da piazzale Susa, per ricordare il 38esimo anniversario della morte di Sergio Ramelli (il militante del Fronte della Gioventù che venne ucciso il 29 aprile 1975) e quella di Enrico Pedenovi (l’esponente del MSI ucciso il 29 aprile dell’anno successivo): una vera e propria sfilata di croci celtiche, saluti romani, tamburi, a cui hanno partecipato circa 300 militanti dei vari gruppi dell’estrema destra milanese. Dietro lo striscione “Onore ai camerati caduti” erano ben visibili i simboli di Forza Nuova, Casapound e degli Hammerskin: quest’ultima organizzazione neofascista di ispirazione nazista rischia di veder chiudere la Skinhouse di Bollate, suo punto di ritrovo, per un’interrogazione parlamentare presentata al ministro dell’Interno Angelino Alfano da parte della deputata Eleonora Cimbro (Pd).

Proprio quest’anno, per la prima volta un sindaco di centrosinistra, Giuliano Pisapia, ha partecipato alla commemorazione del giovane missino: un gesto che non ha mancato di scatenare un diluvio di commenti molto negativi nei confronti del primo cittadino milanese.

“Abbiamo condiviso che bisogna arrivare a una pacificazione” ha detto il sindaco di Milano durante la commemorazione, alla quale hanno partecipato lo storico esponente del centrodestra milanese, Riccardo De Corato (FdI), e accompagnato da una folta pattuglia del Pd (dal segretario cittadino Pietro Bussolati al capogruppo in consiglio comunale Lamberto Bertolé, da numerosi consiglieri all’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran). Pisapia ha osservato il minuto di silenzio in ricordo del giovane davanti alla corona di fiori del Comune nei giardini dedicati a Ramelli in via Pinturicchio, a due passi da casa sua e dal luogo dell’omicidio. “Bisogna arrivare a una pacificazione per far sì che fatti simili non si ripetano più – ha aggiunto il sindaco -. Credo che la mia presenza e quella di molti consiglieri possa evitare che si verifichino problemi. Se segnali come questo possono essere utili”, ha poi detto riferendosi al corteo promosso da giovani dell’estrema destra. “Ci sarà sempre il mio impegno, come in passato”.

Nonostante queste parole, la Comunità Ebraica chiede comunque spiegazioni.