di Redazione
Anche la Comunità Ebraica di Milano ha partecipato oggi 25 aprile al corteo in ricordo della Liberazione dal nazi-fascismo, avvenuta il 25 aprile 1945, che ha visto oggi sfilare oltre 70 mila persone nel centro della città, da corso Venezia a piazza Duomo.
Non sono come al solito mancate le contestazioni alla Brigata Ebraica, da anni presa di mira da provocatori pro-palestinesi e dal movimento BDS, all’altezza di piazza San Babila, ben contenute però dalle forze dell’ordine. “Via i sionisti dal corteo” e “Israele Stato terrorista” sono stati gli slogan usati da un gruppo sparuto di contestatori al passaggio del gruppo della Brigata Ebraica e dell’Hashomer Hatzair, che cantavano ‘Bella Ciao’, in mezzo a tanti applausi di persone che invece volevano onorare la Brigata. (Qui il video delle contestazioni).
I presidenti CEM: “Pochi slogan contro Israele, la manifestazione è andata bene”
“A parte il passaggio in piazza San Babila con le solite 10/12 persone che hanno urlato slogan contro Israele e ‘Palestina Libera’ ci sembra che la manifestazione sia andata molto bene – dichiarano a Mosaico i co-presidenti della Comunità, Raffaele Besso e Milo Hasbani. Due ragazzi giovani con la bandiera Palestinese hanno cercato di sfilare accanto a noi, ma sono stati prontamente bloccati dai City Angels e dalla Digos. Un ringraziamento alle Forze dell’ordine, a Mario Furlan e i City Angels, ai nostri ragazzi, e a Roberto Cenati presidente dell’ANPI sempre a fianco della comunità. E un ringraziamento per il loro comportamento esemplare al movimento Hashomer Hatzair e Amici di Israele (ADI) che hanno sfilato con la Brigata Ebraica”.
Cenati (Anpi): “Chi offende la Brigata ebraica offende la Resistenza”
Come sempre molto critico nei confronti delle contestazioni Roberto Cenati dell’Anpi, che le ha prontamente condannate. “Esprimo a nome dell’Anpi Provinciale di Milano profonda esecrazione per i vergognosi insulti antisemiti alla Brigata Ebraica, durante la grande manifestazione nazionale di oltre 70.000 persone a Milano nella ricorrenza del 25 aprile. Abbiamo sempre, con forza ribadito che chi offende il simbolo della Brigata Ebraica ingiuria l’intero patrimonio storico della Resistenza italiana che è stata un grande moto unitario di popolo e di Combattenti per la Libertà. Queste ignobili provocazioni rappresentano un ulteriore gravissimo oltraggio alla memoria degli ebrei italiani che hanno partecipato alla Resistenza: Umberto Terracini, Leo Valiani, Eugenio Curiel, i fratelli Rosselli, Giulio Bolaffi e tanti altri”.
Il direttore del Museo della Brigata Ebraica contestato a Cinisello Balsamo
Da segnalare invece il brutto episodio avvenuto in mattinata a Cinisello Balsamo, dove durante gli interventi commemorativi in piazza Gransci Davide Romano, consigliere CEM e direttore del Museo della Brigata Ebraica, stato fischiato prima ancora che parlasse, così come il sindaco. Non è invece successo lo stesso agli altri rappresentanti delle associazioni antifasciste. “Non avevo nemmeno iniziato a parlare – spiega Romano -. Il pregiudizio palese è: “ti odio non per quello che dici, ma per quello che sei”.