di Anpi Magenta
Un evento straordinario, sia per la sua tempistica organizzativa, dovuta a una richiesta “dell’ultimo minuto”, sia (soprattutto) per gli ospiti e il contenuto, ha avuto luogo il 6 giugno 2023, alle 17, presso Villa La Fagiana di Boffalora Sopra Ticino (MI), in Località Madonnina (Ponte del Ticino).
Si è trattato di un incontro con un gruppo di israeliani, in Italia in un “viaggio della Memoria”, per una visita guidata a quello che fu il sito del Campo A per l’Aliyah Bet 1945-’48 di Boffalora Sopra Ticino (noto come “di Magenta”). Cioè del principale (per dirigenza e funzione) Campo-profughi ebrei sopravvissuti alla Shoah, esistente in quegli anni sul suolo nazionale, finalizzato alla loro partenza verso la Palestina mandataria.
Un’operazione clandestina quella dell’Aliyah Bet: dal ’39 fino alla nascita di Israele, infatti, gli amministratori inglesi sbarrarono le porte della Palestina agli ebrei. L’Aliyah Bet del dopoguerra – da Germania, Austria e Italia – fu di 70.000 persone, di cui 25.000-30.000 solo dall’Italia, mentre altri 180.000 profughi ebrei partirono in modo ufficiale dai Campi UNRRA, per Canada, Stati Uniti o Inghilterra.
A organizzare e a condurre l’iniziativa, l’ANPI di Magenta, che ha esteso l’invito alla partecipazione al Parco del Ticino e ai Comuni di Boffalora Sopra Ticino e di Magenta, oltre che ai rappresentanti del Percorso della Memoria Diffusa (ANPI Prov. Milano, Ass. Raggrupp. Divisioni Patrioti Alfredo Di Dio – Fivl, Ecoistituto Valle Ticino), gruppo promotore della stele alla Memoria del Campo A, inaugurata l’11 settembre 2022, e a quelli del Gruppo Ricerca Campo A Magenta 2014-2017 (ANPI Magenta fa parte di entrambi i gruppi).
L’eccezionalità dell’incontro è stata la presenza, fra i diciassette visitatori da Israele, di alcuni eredi di questa Memoria, figli di militari che furono operativi nel Campo A. Inoltre, la partecipazione di Aldo Li Gobbi, figlio del Gen. Alberto Li Gobbi, ufficiale (allora Capitano) dell’esercito che dopo l’8 Settembre si unì alla Resistenza, e che nel dopoguerra fu parte attiva dell’operazione Aliyah Bet. E quella di Asher Diamant, figlio di una signora di Magenta e di un militare del Campo A.
Con gli ospiti da Israele, un’interprete, che ha agevolato notevolmente il percorso di spiegazione.
La visita, dopo i saluti e un’introduzione storica da parte del capogruppo, Col. Benny Michelsohn, Presidente della Commissione di Storia militare israeliana, ha avuto inizio negli spazi privati di Villa La Fagiana, aperti nell’occasione dal proprietario, che con la consueta cortesia e disponibilità verso l’ANPI ha fatto accoglienza.
Il gruppo si è poi trasferito all’esterno, presso la stele, il cui testo a fronte in inglese è stato letto con attenzione dai visitatori.
A conclusione, l’intervento di Elisabetta Bozzi, Vicepresidente dell’ANPI di Magenta che, a completamento del quadro storico, ha sottolineato il sostegno morale e fattivo del CLN all’operazione Aliyah Bet del dopoguerra, raccontando così l’intreccio di due storie di Resistenza. Esprimendo inoltre gratitudine alla Brigata Ebraica, per il contributo alla nostra Liberazione, e ricordandone i caduti seppelliti a Piangipane, nel Ravennate.
Un opuscolo dall’emblematico titolo, Il Ponte, curato da ANPI Magenta in versione italiana e inglese, che oltre alla storia del Campo A riporta quella della Resistenza nel Magentino e del ponte napoleonico sovrastante il sito, è stato donato ai presenti.