di Jonathan Misrachi
“I giusti raccontano” è il nome dell’evento che si è svolto nella Sala Alessi del Palazzo Marino Martedì 14 Marzo. Questa giornata, promossa dall’Associazione Giardino dei Giusti composta dal Comune, Gariwo e UCEI ha visto come protagonisti coloro che sono stati nominati Giusti fra le Nazioni nel 2017: Lassana Bathily, Mohammed Ben Abdesslem, Raif Badawi, Pinar Selek e Etty Hillesum. Questo evento, inserito fra i diversi appuntamenti lanciati da Gariwo vuole “raccogliere un movimento culturale a più voci”, come racconta in apertura Gabriele Nissim, presidente e fondatore di Gariwo. “Parlare dei giusti con insistenza è importante perché non si possono convincere le persone con le prediche, ma con i fatti – continua Nissim, prima di citare due figure fondamentali nella storia della filosofia ebraica -: Baruch Spinoza, nell’etica, diceva che tramite le loro azioni, gli uomini virtuosi potevano creare catene di emulazione. Annah Arendt diceva invece che le piccole azioni non possono cambiare il mondo, ma possono determinare quello che lei chiamava “un nuovo inizio””.
Hanno portato i propri saluti istituzionali, oltre a Gabriele Nissim, Lamberto Bertolè presidente del Consiglio comunale, Giorgio Mortara vicepresidente UCEI, e Piotr Jakubowski, ospite speciale della giornata, del Comitato Giardino dei Giusti Varsavia.
Dopo gli interventi istituzionali sono stati letti i nomi dei Giusti inseriti nel “Giardino Virtuale” di Montestella, assieme ad un video di presentazione, prima di fare spazio alle testimonianze dei Giusti.
Klaas Smelik, direttore del Centro ricerche Etty Hillesum Middelburg, ha parlato e portato la testimonianza rappresentando Etty Hillesum, ebrea olandese deportata dai nazisti nel campo di sterminio che decise di non abbandonare il suo popolo per cercare di mettersi in salvo, credendo fino all’ultimo nella capacità umana di redimersi e scegliere il bene.
Dopodiché, in onore di Raif Badawi, blogger saudita sostenitore di laicità e diritti democratici, condannato e imprigionato per dieci anni nel suo paese, è intervenuto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
Lassana Bathily, invece, per un’incredibile fortunata casualità della sorte, non ha avuto bisogno di portavoci o rappresentanti a parlare per lui a Palazzo Marino. Egli, giovane musulmano originario del Mali, si trovava all’interno dell’Hyper Cacher di Parigi il 9 Gennaio 2015, durante l’attentato terroristico. Oltre ad essersi miracolosamente salvato, riuscì a proteggere e salvare diversi clienti all’interno del supermercato, diventando un autentico eroe, poi testimone della lotta al fondamentalismo.
Accolta da una standing ovation, ha parlato poi Pinar Selek, sociologa e attivista turca per i diritti umani di curdi e armeni, fu perseguitata e torturata in patria, poi costretta all’esilio in Francia, dove attualmente lavora come ricercatrice.
A concludere la sessione di testimonianze, l’ultimo Giusto fra le nazioni ospite della giornata, Mohamed Ben Abdesslem, che ha incontrato i salvati al museo del Bardo, assieme all’ambasciatore italiano in Tunisia Raimondo De Carmona. Il 18 Marzo 2015 durante un attacco terroristico, questa guida tunisina mise in salvo una trentina di turisti italiani portandoli nella vicina questura.
Il quartetto musicale Goldene Medine ha concluso con un piacevole momento di musica e letture questa giornata, lanciando l’appuntamento alla cerimonia dedicata ai nuovi giusti proprio nel Giardino Monte Stella, mercoledì 15 Marzo alle ore 11.00.
@jonnymisra