di Nathan Greppi
All’inizio di novembre, un gruppo di turisti israeliani stava prenotando su Booking.com un soggiorno in albergo per trascorrere le vacanze sulle Dolomiti. Ma per tutta risposta, il personale dell’hotel ha comunicato loro che non intendevano accettare degli israeliani.
Il fatto, i cui screenshot hanno iniziato a circolare solo di recente sui social, è avvenuto all’Hotel Garni Ongaro, che si trova nel comune di Selva di Cadore, in provincia di Belluno. Nel messaggio su Booking dello staff dell’albergo, originariamente scritto in inglese, si legge quanto segue: “Buongiorno. Vi informiamo che gli israeliani, in quanto responsabili di genocidio, non sono clienti ben accetti nella nostra struttura. Pertanto, qualora vogliate cancellare la vostra prenotazione, sarete felici di farlo, e altrettanto lo saremo noi di offrirvi una cancellazione gratuita”.
Una discriminazione talmente plateale che è stata contestata persino da chi sostiene l’altra parte: Ihab Hassan, attivista palestinese per i diritti umani, ha twittato: “Posso solo immaginare il dolore e il senso di ingiustizia che proverei se un hotel mi negasse un posto dove stare semplicemente a causa della mia identità, essendo palestinese. Questa è una punizione collettiva. Ho molti amici ebrei israeliani, persone che viaggiano in tutto il mondo, dedicando la loro vita a sostenere la pace e la coesistenza, lavorando instancabilmente per porre fine alla guerra. Rifiutare di ospitare individui in base alla loro nazionalità o identità non è solo sbagliato, ma è anche un atto vile e discriminatorio, oltreché illegale e una bancarotta morale”.
Questa non è la prima volta che, dall’inizio della guerra in corso tra Israele e Hamas, albergatori italiani suscitano polemiche per attacchi nei confronti di israeliani ed ebrei: ad aprile, si era verificato il caso di Paolo Maddaloni, titolare dell’Hotel Le Funi di Bergamo, il quale aveva scritto su Instagram che “Gesù gli ebrei l’hanno ucciso! Come stanno facendo con i bambini di Gaza! Una cosa indescrivibile! Io ho un albergo e nel mio piccolo ho bandito gli ebrei dal venire, bloccandogli le prenotazioni”. Prima di cancellare i post, aveva anche scritto che “Israele è un tratto di penna fatto da politici criminali ed assassini, che non dovrebbe esistere”, e che “Il mondo è in pericolo da sempre per colpa degli ebrei”.