Un dirigente di Futuro e Libertà, di Roma, Giovanni Ceccaroni sulla sua pagina Facebook ha descritto l’ebraismo italiano come “una potente lobby che va contro gli interessi del Paese”.
Di fronte a questa affermazione di chiara matrice antisemita, è intervenuto in difesa di Ceccaroni un importante dirigente nazionale di FLI, Fabio Granata, coordinatore della segreteria nazionale. Granata anzichè prendere le distanze dal collega Ceccaroni lo ha difeso e anzi ha rincarato la dose “con parole degne della Germania degli anni ’30” ha osservato Davide Romano, portavoce del tempio Beth Shlomo di Milano.
Secondo Granata infatti il fatto che la lobby ebraica sia “la più influente del pianeta, è un dato oggettivo”.
“Purtroppo non mi sarei molto stupito se qualcuno dell’estrema destra o dell’estrema sinistra avesse evocato ancora una volta l’influenza di fantomatiche lobby ebraiche. Che però deliri politici di tale fatta provengano da un partito di centro come FLI è sorprendente” osserva ancora Romano. “Dirò di più: se Giovanni Ceccaroni (dirigente FLI di Roma) descrive l’ebraismo italiano come una potente lobby che va contro gli interessi del nostro Paese la cosa mi ferisce profondamente: non solo perché è proprio a causa di tali idee che negli anni ’30 sono state approvate le leggi antisemite di Mussolini, premessa della persecuzione antiebraica finita con un genocidio. Ma anche perché così dicendo si cancella il grande tributo di sangue che l’ebraismo italiano ha versato per l’indipendenza del nostro paese”.
Secondo Romano, l’unco fatto “oggettivo” di tutta questa vicenda è che “le frasi di Ceccaroni e Granata sono incompatibili con l’evoluzione di Futuro e Libertà. Voglio sperare che sia la stessa FLI a prendere provvedimenti in tale senso, per il proprio bene e la propria reputazione. Ho avuto modo di incontrare e conoscere tante persone di FLI assolutamente stimabili, alcune delle quali hanno già preso le distanze in maniera netta e chiara: da Filippo Rossi al sen. Giuseppe Valditara. Spero che Futuro e Libertà chiarisca al più presto in maniera limpida chi non rappresenta la linea del partito, prendendo in mano la ramazza e facendo pulizia al proprio interno del peggiore dei virus: quello del complottismo antiebraico. Non è accettabile – tanto più in questo momento storico di crisi economica – che ci sia ancora chi pensa agli ebrei non come a cittadini italiani, ma come potente lobby, per di più anti-italiana. Di anti-italiano oggi, c’è solo chi nega rispetto ai propri connazionali. Punto e basta.”
Sulla vicenda è intervenuto anche Daniele Nahum, vicepresidente uscente della Comunità di Milano. Dalla sua pagina facebook si è rivolto direttamente a Benedetto Della Vedova, capogruppo di FLI alla Camera, a Enzo Raisi, responsabile propaganda di FLI e al senatore Giuseppe Valditara: “Le parole dell’onorevole Granata ci hanno profondamente offeso. Parlare di una lobby ebraica che ha in mano il mondo è uno dei principali (se non il principale) stereotipi antisemiti. Chi ha a cuore i valori della libertà e della democrazia, deve combattere con tutte le forze questi sentimenti che ricordano l’epoca più buia che il nostro Paese abbia mai attraversato. Mi riferisco alle leggi razziali e al regime fascista in Italia.” scrive Nahum.
“L’Onorevole Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati, in questi anni è sempre stato in prima linea nella lotta all’antisemitismo e al razzismo che purtroppo attraversa da sempre la società italiana. Nell’attuale contesto europeo sarebbe drammatico abbassare la guardia perché, come purtroppo la storia insegna, nei momenti di crisi economica, questi sentimenti xenofobi prendono piede nelle società europee. L’esempio del grande risultato elettorale del Front National in Francia e dei neonazisti in Grecia, devono farci riflettere”.
Nahum conclude dicendosi stupito del fatto che certe affermazioni provengano da un deputato come Granata “che fa della vicinanza con il Presidente della Camera, un vanto” e ancora, che questi “anziché fare abiura delle sue dichiarazioni – come ha chiesto giustamente Daniel Funaro, militante di Futuro e Libertà ed iscritto alla Comunità Ebraica di Roma – continui a difendere questa sua posizione”.