Sei mesi dal sabato maledetto
Subito dopo l’assessore Ilan Boni ha ricostruito la successione di eventi da quel “terribile sabato mattina di sei mesi fa, che ha cambiato la storia per sempre”. “Sono le sei del mattino” ha cominciato così la sua meticolosa ricostruzione “l’ora di inizio dell’attacco di Hamas, un’offensiva avvenuta su più fronti con il lancio di migliaia di missili, droni che mettono fuori uso le telecamere della sicurezza. Uomini che atterrano in territorio israeliano a bordo di piccoli deltaplani a motore e trattori che buttano giù un muro che fino a quel momento sembrava indistruttibile. L’assalto porta in Israele migliaia di miliziani di Hamas armati di lanciarazzi, granate e mitra. Le caserme militari cadono dopo pochi minuti, soldati vengono freddati sopra i loro letti, e chi non viene ucciso viene portato via in mutande. Interi villaggi che diventano luoghi dell’orrore, famiglie sterminate nei loro letti, anziani massacrati dalle granate, madri costrette a vedere i loro figli uccisi, torture, abusi, persone bruciate vive, future madri a cui viene tagliato il ventre preso il feto e buttato via”.