Il 25 aprile le insegne della Brigata Ebraica a Bergamo

Italia

di E. Grisanti

Il 25 aprile le insegne della Brigata Ebraica, oltre a Roma e Milano, dove sono state purtroppo oggetto di ingiustificabili contestazioni, hanno sfilato per la prima volta anche lungo le strade di Bergamo, in occasione della manifestazione per la festa della Liberazione.

Si è trattato di una iniziativa, in accordo con il Comitato bergamasco antifascista, dell’associazione Italia-Israele di Bergamo; l’associazione è intitolata a Ada Ascarelli Sereni, figura fondamentale dell’Aliyah Bet in Italia.

C’è anche una ragione storica che lega la Brigata Ebraica al territorio bergamasco: tra il 1945 e il 1948 a Selvino, nella ex colonia fascista di Sciesopoli, vennero accolti più di 800 bambini ebrei, per la maggior parte orfani, scampati alla Shoah. Furono proprio i soldati della Brigata Ebraica ad occuparsi del ritorno alla vita di tutti questi giovani; Moshe Zeiri, il leggendario direttore della colonia, era un militare della Brigata, con la quale aveva risalito la nostra penisola partecipando alla liberazione dall’occupazione nazifascista.

Lo striscione che ha attraversato la città riportava anche i nomi di Selvino e Sciesopoli e invece che contestazioni, ha suscitato l’interesse e le domande di molti cittadini che hanno potuto conoscere così la storia di Sciesopoli ed il ruolo della Brigata Ebraica.