Il sindaco Moratti e la scuola ebraica

Italia

di Ilaria Myr

Potenziare la collaborazione tra scuola pubblica e privata, arricchire il sistema formativo di Milano. La Scuola ebraica è una risorsa indispensabile per tutta la Città e per educare le nuove generazioni alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Queste le parole del sindaco Letizia Moratti, nelle dichiarazioni rilasciate in quest’intervista.

– Come vede la collaborazione fra le strutture private, fra cui anche quelle ebraiche, e quelle più istituzionali del Comune di Milano?

Negli ultimi anni stiamo assistendo a un progressivo avvicinamento delle istituzioni ai cittadini. Milano in particolare promuove un sistema di servizi che rappresenta una compiuta applicazione del principio di sussidiarietà.

Un sistema che in grado di offrire risposte immediate e concrete alle esigenze di una società civile sempre più complessa, consapevole e attenta alla qualità dei servizi offerti.

La scuola non fa eccezione. Anzi, rappresenta uno degli ambiti dove siamo riusciti ad conseguire i migliori risultati: la collaborazione sempre più stretta tra scuole pubbliche e private e la stessa apertura di nuovi istituti privati rappresentano un arricchimento importante del sistema formativo della nostra Città.

Anche nella scuola la collaborazione pubblico-privato consente di superare barriere obsolete.

La collaborazione con le scuole ebraiche è un esempio di questo modello che garantisce il pluralismo e le diversità con un servizio di alto profilo aperto a tutti.

Un metodo che garantisce ai cittadini la possibilità di scegliere tra modelli educativi più vicini alle proprie esigenze, alle proprie aspirazioni, alle proprie tradizioni.

L’apporto delle strutture private è una componente essenziale di questo sistema che si basa sul principio della libera scelta dei cittadini.

Per citare ancora l’esempio degli asili nido, quest’anno, su 6.972 nuove domande di iscrizione, 1.065 famiglie hanno espresso come prima scelta il nido comunale accreditato mentre 1.228 famiglie hanno preferito il nido privato accreditato. Il numero dei bambini che trovano un posto in una struttura privata o accreditata è quindi il risultato di una scelta ragionata e consapevole delle famiglie.

Il potenziamento del servizio garantito dalla collaborazione tra pubblico e privato non è solo quantitativo, quindi, ma anche qualitativo grazie all’apporto di competenze, professionalità ed esperienze diverse.

– In particolare, quali sono le collaborazioni esistenti oggi fra il Comune di Milano e la Scuola della Comunità Ebraica di via Sally Mayer? E quali possibili rapporti di collaborazione potranno essere avviati nel futuro?

Il Comune di Milano ha sempre riconosciuto l’importanza e il valore delle scuole ebraiche presenti in città. La benemerenza civica che il Comune ha attribuito alla scuola Sally Mayer nel 2007, in particolare, rappresenta il riconoscimento ad una realtà esemplare per qualità dell’attività didattica e per capacità di formare i cittadini di domani. È per questo che intendiamo approfondire e moltiplicare le occasioni di collaborazione, secondo la logica dell’accreditamento che vedrà le strutture private, come la scuola Sally Mayer, sempre più coinvolte nella gestione diretta del servizio ai cittadini.

Le scuole ebraiche sono infatti una risorsa indispensabile per tutta la Città. Sono esempi concreti di come si possano educare le nuove generazioni alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale e contemporaneamente al rispetto di quei valori condivisi che rappresentano il fondamento della nostra comunità.

– Quali sono a suo avviso le eccellenze del mondo della scuola materna e dei nidi nella nostra città? Quali invece gli aspetti più critici, su cui si dovrebbe lavorare maggiormente?

I servizi al cittadino sono tradizionalmente un vanto di Milano. Le scuole, quelle dell’infanzia in particolare, rappresentano una priorità per il Comune che ha investito molto in questo settore.

Il sistema degli asili nido, ad esempio è un vero e proprio modello per qualità del servizio e diffusione delle strutture sul territorio. La disponibilità di posti nido, è tra le più alte d’Italia, ben al di sopra degli standard stabiliti da Lisbona. L’aver praticamente azzerato le liste d’attesa per gli asili nido è un grande risultato che abbiamo conseguito in questi anni.

I vincoli di bilancio che interessano la Pubblica Amministrazione, e che certamente rappresentano una delle maggiori criticità con cui dobbiamo confrontarci oggi, non ci hanno impedito di continuare a investire in questi servizi fondamentali per le famiglie.

Proprio in questi giorni sono entrate in servizio 165 nuove educatrici nei nidi e nelle scuole d’infanzia. È una dimostrazione dell’impegno concreto di questa Amministrazione per mantenere il sistema delle scuole dell’infanzia ai livelli d’eccellenza che abbiamo sempre garantito ai nostri cittadini.