Il vicegovernatore Marco Alparone in Rsa Arzaga

Il vicepresidente della Regione Lombardia in visita alla Rsa della comunità ebraica. “Questo è anche un patrimonio della Regione”

Italia

di Ilaria Myr
“Questo è anche un patrimonio della Regione Lombardia, della mia Regione, perché fa un servizio a dei miei concittadini. Per questo io come vicegovernatore della Lombardia avevo la curiosità di visitare un luogo che sento mio. Permettetemi dunque di ringraziarvi per il servizio che fate, per come lo fate, e perché noi insieme possiamo ancora fare un altro pezzo di cammino con il sorriso e l’entusiasmo che ho visto qui”. Sono parole molto sentite e commosse quelle con cui il vicepresidente e assessore al Bilancio della Lombardia Marco Alparone ha concluso ieri 27 giugno la sua visita alla Rsa Arzaga, la Residenza per anziani della comunità ebraica di Milano, resa possibile dalla determinazione dell’assessore alla Rsa della Comunità ebraica di Milano Luciano Bassani e da Enrico Mairov, presidente Nuova Udai 10.0.

Alla presenza di alcuni esponenti del Consiglio Cem e del segretario generale Alfonso Sassun, Alparone ha potuto visitare la residenza e percepire l’atmosfera serena e di partecipazione che vi si respira. “La mia prima fotografia di questo luogo è il sorriso delle persone che mi hanno accolto, che fanno un lavoro non sempre facile – ha dichiarato Alparone, guardando in particolare due operatrici sanitarie -. Loro sono quelle che hanno il rapporto più diretto con i nostri affetti più grandi, i nostri anziani, che svolgono un lavoro molto impegnativo, che si affronta con il sorriso solo se l’ambiente è una grande comunità, altrimenti si sente subito il peso del lavoro”.

Ma il sorriso e la passione per il proprio lavoro non bastano: ci vogliono competenze e prestazioni sanitarie all’altezza, così come una struttura adeguata per le esigenze dei residenti. Di queste hanno parlato, in apertura dell’incontro – davanti anche ad alcuni interessati ospiti della Rsa – le persone direttamente coinvolte nella gestione della residenza.

Da sinistra, Luciano Bassani, Marco Alparone, Flavio Galli e Daniela Giustiniani

 

L’assessore Bassani nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di sviluppare progetti di assistenza in un’Italia in cui l’invecchiamento demografico pone davanti alla sfida di affrontare la cronicità delle malattie neurodegenerative. “Sarebbe bello potere creare, come già esiste in Israele, una casa di Comunità, a cui possono rivolgersi tutti gli anziani che ne fanno parte che vivono sul territorio – ha spiegato -. Inoltre, vorremmo dotare la residenza di alcuni device tecnologici sviluppati di recente in Israele, come un lavandino dotato di intelligenza artificiale che insegna a lavare le mani e apparecchi che monitorano i movimenti della persona. Fra i progetti futuri che vogliamo avviare c’è l’installazione di un sistema di videosorveglianza, che però necessita di fondi importanti”.

Le parole della direttrice della Rsa Daniela Giustiniani e del direttore sanitario Flavio Galli hanno illustrato molto bene l’attenzione che viene data alla qualità di vita del paziente nella Rsa. “Nella nostra struttura forniamo  un’assistenza di qualità improntata sull’alimentazione, la sicurezza e il benessere del residente, di cui rispettiamo i tempi, la riservatezza, la dignità di persona e i suoi valori. Molto importante è anche il momento del fine vita, in cui diamo il nostro supporto discreto ed empatico”.

“La peculiarità di questa struttura, che è la casa degli anziani di questa comunità, è la qualità che cerchiamo di garantire in tutti gli aspetti – ha spiegato Galli –: dalle contenzioni, che vengono continuamente verificate, al cercare di evitare le lesioni da decubito, con un  lavoro costante del personale accanto al paziente. Inoltre facciamo un grande lavoro sulla terapia farmacologica con l’obiettivo ridurle il più possibile per evitare interazioni fra i farmaci”.

Il direttore sanitario ha poi menzionato l’esperienza che ha potuto fare, grazie alla Comunità ebraica, in Olanda, dove ha visitato il villaggio Alzheimer. “La cosa che più mi ha colpito è la grande interazione della struttura con il territorio, che serve a combattere uno degli stigmi più importanti, quello della demenza e della persona anziana. Ecco, mi auguro che ora che l’emergenza Covid è ormai alle spalle, le Rsa non finiscano di nuovo nel dimenticatoio, ma vengano riconosciute per l’alto valore dei professionisti che vi lavorano e dei servizi che danno alla società”.

Un tema, quello del legame con il territorio, ribadito anche dal vicegovernatore Alparone, che in conclusione dell’incontro ha lodato l’apertura della Residenza all’esterno, la sua attenzione alle esigenze dei residenti e all’utilizzo delle tecnologie per il loro benessere. “Questo è un successo che avete costruito partendo da un valore che è la vostra fede, con le migliori tecnologie e le migliori figure professionali. Qui l’entusiasmo è percepibile, si vede che c’è una squadra che funziona. Permettetemi dunque di ringraziarvi per il servizio che fate, per come lo fate, e perché noi insieme possiamo ancora fare un altro pezzo di cammino con quel sorriso e felicità che fa guardare a  un pezzo nuovo da fare”.

In conclusione, Enrico Mairov, presidente Nuova Udai 10.0, ha ribadito al vicegovernatore l’invito da parte del governo israeliano a visitare il Paese e la possibilità che si sviluppino nuovi accordi e legami fra Italia e Israele, anche in seguito alla prossima e visita del premier Meloni nello Stato ebraico.