Alla Camera dei deputati.
L’On. Emanuele Fiano è intervenuto alla camera sulla mozione leghista a proposito delle classi separate per studenti immigrati. Ecco il testo del suo intervento.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l’onorevole Fiano. Ne ha facoltà.
EMANUELE FIANO. Signor Presidente, per me sarebbe facile – chi conosce la mia storia lo sa – cercare di mettere questa nostra discussione (secondo me molto importante per il futuro del nostro Paese) su un piano emozionale, ricattare con i sentimenti. Potrei sfruttare l’argomento che nella mia famiglia abbiamo saputo, settant’anni fa, che cosa significasse essere scacciati dalle classi delle scuole del regno in quanto ebrei e sbaglierei a citare adesso, per rispondere agli argomenti della Lega Nord Padania, gli argomenti che ricordano le leggi razziali del nostro Paese. Sbaglierei a citarli (Commenti dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania)… Non avete capito: ho detto che sbaglierei!
MASSIMO POLLEDRI. Come ti permetti?
EMANUELE FIANO. Ascoltami! Ho detto che sbaglierei se volessi accomunare la discussione che stiamo facendo. Calma! Ascoltami, ti fa male alla salute!
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi…
EMANUELE FIANO. Ho detto che sbaglierei se volessi condurre questa discussione che stiamo facendo oggi, portandola fuori da un binario razionale e sul livello emozionale, citando cose del passato. Non lo faccio, perché lo ritengo sbagliato.
MASSIMO POLLEDRI. L’hai fatto!
EMANUELE FIANO. Posso parlare se credi? Porto invece il discorso sull’attualità e su quello che succede oggi in questo Paese. Infatti, la mia risposta e la nostra contrarietà alla vostra proposta è legata al fatto che penso sia sbagliato proporre ricette di divisione per risolvere il problema dell’integrazione, che è di una comunità che cresce insieme. È giusto pensare che dei bambini che arrivano nel nostro Paese, che non conoscono la nostra lingua, che non sanno esprimersi e che, quindi, apprendono più lentamente i programmi scolastici, abbiano bisogno di programmi differenziati, ma li debbano svolgere insieme agli altri bambini, che sono uguali a loro.
Come vedete, voglio utilizzare argomenti razionali, perché quello che mi interessa non è dire che ponete la domanda sbagliata, in quanto la domanda su come oggi si faccia integrazione è giusta. È la risposta ad essere sbagliata, perché pensare di costruire classi differenziate, «classi ponte» è una risposta sbagliata. Non ho utilizzato gli argomenti della mia storia perché non c’entrano. Dico che la vostra risposta è sbagliata per l’oggi.
PRESIDENTE. Onorevole Fiano, dovrebbe concludere.
EMANUELE FIANO. L’integrazione si fa insieme (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)!