Il 2 ottobre scorso nello splendido comune collinare pisano di Guardistallo, il locale Parco della Pace è stato intitolato a Rav Elio Toaff (zl).
E’ stato il dinamico Sindaco, Sandro Ceccarelli, a scoprire le targhe e l’effige (splendidamente realizzata da studenti dell’Accademia dell’Arte di Firenze) che da oggi danno un nome a quel luogo e significativamente poste nelle vicinanze del monumento che ricorda le vittime della strage nazista subìta dal paese il 29 giugno del 1944.
Il tutto è avvenuto alla presenza di un folto pubblico, numerose anche le Autorità civili, militari e religiose, unitamente alle rappresentanze, guidate dai rispettivi presidenti Gabbrielli e Mosseri, delle Comunità Ebraiche di Pisa e Livorno: erano presenti anche il pittore Daniel Schinasi e Graziano Luppichini al quale si deve l’idea originaria.
Il ritratto, con la scritta shalom (in ebraico) nella parte alta, è accompagnato da una targa, dedicata al Rabbino Toaff, che recita (anche con traduzione ebraica) :
“Annoverati tra gli studenti di Aròn: ama la pace e persegui la pace. ”
Mishnà,trattato Avot (1:12)
Nel delizioso Teatro Marchionneschi la cerimonia è proseguita con il canto, in ebraico tratto dal salmo 23, dei bambini delle scuole elementari : a seguire un omaggio musicale del mezzosoprano Laura Brioli.
Infine, prima di un aperitivo di saluto, sono intervenuti tra gli altri sul palco,oltre al Sindaco Ceccarelli, i Presidenti delle Comunità Ebraiche di Pisa e Livorno, Daniele Bedarida (nipote di Elio Toaff e Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), l’autore dell’effige posta al Parco della Pace e Gadi Polacco, Presidente Benè Berith,che ha anche letto il seguente messaggio di saluto del Prof. Ariel Toaff :
“Un parco della pace a nome mio? E’ un onore che forse non mi merito, ma che mi fa un immenso piacere”. Così avrebbe parlato nostro padre se avesse potuto essere qui a Guardistallo in occasione di questa significativa e commovente cerimonia. Uomo di pace e del dialogo politico e interreligioso, nostro padre con il suo caratteristico sorriso, con il suo spiccato senso umoristico e con il suo caratteristico parlare toscano, nella sua lunga vita e’ sempre stato un alfiere della pace, della pacifica convivenza, del pluralismo religioso e della tolleranza. Nostro padre, come è noto, ha combattuto nelle file della Resistenza con i partigiani e si è sempre opposto con tutte le sue forze alla xenofobia e al razzismo, considerati da lui come i mali peggiori e più detestabili di una società malata. C’è chi ora vuole Elio Toaff livornese e chi pisano. La realtà è che tutti hanno ragione. Infatti nostro padre e’ nato e cresciuto a Livorno e ha studiato e si e’ laureato a Pisa. Ma sono particolari biografici irrilevanti. La pace non parla soltanto in vernacolo giudeo-livornese o pisano. Il suo linguaggio e’ universale ed è inteso da tutti coloro che intendono capirlo e diffonderlo. Grazie alle autorità di Guardistallo per la loro scelta. Grazie a Guardistallo. E soprattutto grazie a te, indimenticabile babbo.”