di Paolo Castellano
L’Italia è il dodicesimo paese che non parteciperà alla prossima Conferenza mondiale contro il Razzismo programmata per il 22 settembre a New York, a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Lo hanno riportato fonti diplomatiche l’8 settembre.
Quest’anno verranno celebrati i 20 anni dalla prima Conferenza organizzata a Durban in Sudafrica. Sin dalla prima edizione, l’evento internazionale si è caratterizzato per essersi trasformato in un vertice anti-israeliano e antisemita per la distribuzione di volantini e materiali come I protocolli dei Savi di Sion.
Durante la Conferenza sul razzismo del 2001 lo Stato di Israele venne persino definito uno “stato razzista e di apartheid“.
Per timore che il ventesimo anniversario della Conferenza di Durban possa di nuovo replicare gli atteggiamenti passati, anche l’Italia non parteciperà alle celebrazioni. Lo riporta Ansa.
Stati Uniti, Canada, Australia, Regno Unito, Francia, Germania, Austria, Olanda, Ungheria, Repubblica Ceca e Israele hanno già comunicato che boicotteranno la Conferenza di Durban.
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Queste nazioni hanno già negato la loro partecipazione nel 2011 a New York, e alcune anche nel 2009 a Ginevra.
Nel 2009, ci fu un vero e proprio comizio anti-israeliano quando sul palco della Conferenza salì l’allora presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad. Durante il suo discorso, 23 ministri dell’Unione Europea lasciarono la sala.