Un grande uomo, un grande amico ci ha lasciati. La Comunità Ebraica di Milano si unisce al dolore della città di Milano e dell’Italia democratica, per la scomparsa di GianFranco Maris. Presidente dell’Aned, l’associazione italiana dei deportati nei lager nazisti, non voleva mai mancare alla cerimonia nel cimitero ebraico di Milano, davanti al monumento delle vittime della Shoah.
Lo vogliamo ricordare con le Sue parole, quando diceva con rammarico: ‘ solo negli anni 60’, col processo ad Eichmann, in Israele, ebbe inizio la presa di coscienza collettiva della dimensione apocalittica della tragedia ebraica’. Poi aggiungeva, ‘ i nazisti, all’ingresso dei lager avevano scritto – Il lavoro rende liberi-, ma avevano torto. E’ la conoscenza che rende liberi, l’uomo che conosce è un uomo che può scegliere la via del male o la via del bene’. Comandante partigiano, deportato a Mauthausen, aveva preso a cuore il rinnovo della memoria di ciò che è stato, e così aggiungeva, in una delle sue affermazioni più importanti: ‘non dimentichiamo mai che la conoscenza della Storia è la prima condizione per la libertà, perché ciò che è stato non si ripeta mai più!
Che il Suo ricordo sia di benedizione.
La Comunità Ebraica di Milano