La terra trema. Anche sotto le Sinagoghe

Italia

La terra trema al centro-nord Italia, i danni sono ingenti e purtroppo si contano molte vittime. 17 morti solo il 29 maggio, 350 i feriti. Migliaia i senza tetto, interi centri urbani sotto l’incubo dei crolli e delle voragini. Una tragedia che sta mobilitando l’intera nazione, tanto che sui social network si sta diffondendo una petizione per devolvere alle zone disastrate i fondi destinati alle celebrazioni del 2 giugno, Festa della Repubblica.

“Anche le Comunità ebraiche di Mantova, Modena e Ferrara sono state toccate dal sisma, senza tuttavia riportare danni gravi”, dice Annie Sacerdoti, consigliere Ucei responsabile dei Beni Culturali e del Patrimonio ebraico italiano, che si è subito attivata per raccogliere informazioni che serviranno all’Unione per stabilire piani di intervento. “Le sinagoghe di Parma e di Soragna, che si trovano a soli 60/70 km dall’epicentro del sisma del 29 maggio, hanno riportato solo alcune lesioni che al momento non sembrano strutturali”.

“A Mantova, nonostante le due forti scosse delle ore 9.00 e delle ore 12.56 del 29 maggio, non si registrano danni in sinagoga e nella sede della Comunità” dice Emanuele Colorni. “Probabilmente sul tetto della sinagoga si sono sconnesse alcune tegole e ciò è causa di una piccola infiltrazione d’acqua piovana. A Sabbioneta è stata chiusa ai visitatori la sinagoga ottocentesca in via precauzionale poiché sono caduti alcuni fregi in gesso all’interno della sala di preghiera ed alcune crepe preesistenti nei muri si sono accentuate. Appena possibile si procederà ad un attento sopralluogo”.

La Comunità di Bologna non segnala seri danni alla sinagoga a parte la presenza di crepe alle pareti, mentre sembra tutto a posto al cimitero e al Museo ebraico.

Dai primi rilievi la Comunità di Modena segnala caduta di intonaco nel matroneo; la formazione di nuove crepe nei locali della segreteria, sala consiglio, scale, appartamento del custode, cavedio della succà, corridoio matroneo e facciata laterale della Sinagoga. Le crepe già esitenti hanno subito un allargamento ulteriore. Nessun danno all’oggettistica conservata all’interno degli armadi. La segreteria e l’oratorio Donati sono agibili.

La sinagoga di Reggio Emilia, che è stata appena restaurata, non presenta danni. Al suo interno è stata tuttavia chiusa al pubblico  per precauzione la mostra fotografica che si svolgeva nella sala in questi giorni.

La Comunità di Ferrara segnala crepe nei muri esterni e di confine tra gli edifici e la caduta di comignoli, ma nessun danno strutturale all’edificio della sinagoga. Per motivi di sicurezza i vigili del fuoco hanno chiuso il museo, la Scola italiana e la Scola tedesca.  Il museo non ha subito danni né alle vetrine né alla oggettistica. La Scola italiana e quella tedesca avevano già problemi di messa in sicurezza di alcune travi e i lavori dovevano partire in questo periodo. Da qui la necessità di chiudere per controllare meglio la nuova situazione. In Comunità rimane agibile la segreteria e la Scola Fanese.